Evento già passato
RESIDENZA DI ALLESTIMENTO
MISANTROPO
PRIMA NAZIONALE
di Molière
traduzione Cesare Garboli
con Giulio Scarpati, Valeria Solarino
cast in via di definizione
regia Nora Venturini
scena Luigi Ferrigno
costumi Marianna Carbone
luci Raffaele Perin
musiche Marco Schiavoni
produzione Gli Ipocriti
“Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito.” Le parole con cui Louis Jouvet riassumeva il capolavoro di Molière, quando le ho lette per la prima volta, mi hanno fatto sorridere, interpretandole come una battuta ironica del grande uomo di teatro. In realtà colgono un elemento niente affatto riduttivo e spesso trascurato o messo in ombra a favore del tema politico dell’uomo onesto e sincero in lotta contro la corruzione e l’ipocrisia della società. L’aspetto privato, in questo capolavoro che si muove sempre in equilibrio tra commedia e tragedia, è altrettanto importante dal punto di vista teatrale, di quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano, e dalla corte del re Sole lo porta dritto a noi. Nella sua urgenza di parlare con Célimène, che gli sfugge e evita il confronto, nel suo bisogno di chiarirsi, di fare piazza pulita di ogni ambiguità, Alceste è un personaggio estremamente moderno. È un uomo che in modo vagamente masochista si ostina ad amare la donna sbagliata, quella che è il suo opposto in tutto, nello stile di vita, nella visione etica, nel senso dell’amicizia e dei rapporti sociali. E lo stesso vale per Celimene nei confronti di Alceste, quando dichiara di preferirlo agli altri pretendenti. È proprio la loro differenza la molla che li spinge uno verso l’altra: signora dei salotti lei, mondanamente attorniata dalla sua corte, intellettuale duro e puro lui, rigido negli scontri filosofici con l’amico Filinte, così assoluto da apparire eroico, e nello stesso tempo ridicolo. Attorno a loro, a raccontarci il mondo che Alceste detesta e Celimene padroneggia, un carosello di prototipi umani, parodie attualissime dei vizi e dei difetti dell’alta società. Allora se Alceste è “nostro contemporaneo” nella sua indignazione impotente e donchisciottesca contro la falsità e la corruzione, sono “nostri contemporanei”, tragici e comici insieme, anche Alceste e Celimene come coppia sentimentalmente impossibile: non si capiscono ma si amano, si sfuggono ma si cercano, si detestano ma si desiderano. Sono un uomo e una donna di oggi, con torti e ragioni equamente distribuiti, protervi nel non cedere alle richieste dell’altro, non disposti a rinunciare alle proprie scelte di vita, in perenne conflitto tra loro. Nei loro difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio. Due protagonisti di una commedia amara in cui non è previsto l’happy end.
Nora Venturini
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
0734 284295
biglietteriateatro@comune.fermo.it
lunedì – venerdì 9.30-12.30 / 16.30 -19.30
sabato 9.30-12.30
BIGLIETTI
settore A € 30
settore B € 24 *ridotto € 12
settore C € 12
*riduzione valida per studenti, giovani fino a 25 anni e over 65
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
AMAT 071 2072439
www.amatmarche.net
CALL CENTER 071 2133600
MISANTROPO
STAGIONE TEATRALE 2018-19 | TEATRO DELL'AQUILA | FERMO
RESIDENZA DI ALLESTIMENTO
MISANTROPO
PRIMA NAZIONALE
di Molière
traduzione Cesare Garboli
con Giulio Scarpati, Valeria Solarino
cast in via di definizione
regia Nora Venturini
scena Luigi Ferrigno
costumi Marianna Carbone
luci Raffaele Perin
musiche Marco Schiavoni
produzione Gli Ipocriti
“Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito.” Le parole con cui Louis Jouvet riassumeva il capolavoro di Molière, quando le ho lette per la prima volta, mi hanno fatto sorridere, interpretandole come una battuta ironica del grande uomo di teatro. In realtà colgono un elemento niente affatto riduttivo e spesso trascurato o messo in ombra a favore del tema politico dell’uomo onesto e sincero in lotta contro la corruzione e l’ipocrisia della società. L’aspetto privato, in questo capolavoro che si muove sempre in equilibrio tra commedia e tragedia, è altrettanto importante dal punto di vista teatrale, di quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano, e dalla corte del re Sole lo porta dritto a noi. Nella sua urgenza di parlare con Célimène, che gli sfugge e evita il confronto, nel suo bisogno di chiarirsi, di fare piazza pulita di ogni ambiguità, Alceste è un personaggio estremamente moderno. È un uomo che in modo vagamente masochista si ostina ad amare la donna sbagliata, quella che è il suo opposto in tutto, nello stile di vita, nella visione etica, nel senso dell’amicizia e dei rapporti sociali. E lo stesso vale per Celimene nei confronti di Alceste, quando dichiara di preferirlo agli altri pretendenti. È proprio la loro differenza la molla che li spinge uno verso l’altra: signora dei salotti lei, mondanamente attorniata dalla sua corte, intellettuale duro e puro lui, rigido negli scontri filosofici con l’amico Filinte, così assoluto da apparire eroico, e nello stesso tempo ridicolo. Attorno a loro, a raccontarci il mondo che Alceste detesta e Celimene padroneggia, un carosello di prototipi umani, parodie attualissime dei vizi e dei difetti dell’alta società. Allora se Alceste è “nostro contemporaneo” nella sua indignazione impotente e donchisciottesca contro la falsità e la corruzione, sono “nostri contemporanei”, tragici e comici insieme, anche Alceste e Celimene come coppia sentimentalmente impossibile: non si capiscono ma si amano, si sfuggono ma si cercano, si detestano ma si desiderano. Sono un uomo e una donna di oggi, con torti e ragioni equamente distribuiti, protervi nel non cedere alle richieste dell’altro, non disposti a rinunciare alle proprie scelte di vita, in perenne conflitto tra loro. Nei loro difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio. Due protagonisti di una commedia amara in cui non è previsto l’happy end.
Nora Venturini
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
0734 284295
biglietteriateatro@comune.fermo.it
lunedì – venerdì 9.30-12.30 / 16.30 -19.30
sabato 9.30-12.30
BIGLIETTI
settore A € 30
settore B € 24 *ridotto € 12
settore C € 12
*riduzione valida per studenti, giovani fino a 25 anni e over 65
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
AMAT 071 2072439
www.amatmarche.net
CALL CENTER 071 2133600
Altri eventi teatro
STAGIONE DI PESARO 2023/2024
MAIOLATI SPONTINI TEATRO SPONTINI STAGIONE 2024
STAGIONE DI PESARO 2023/2024
STAGIONE DI PESARO 2023/2024
teatri d'autore 2023-24
camerino - stagione teatrale 2023/24
degustazione e storie di vino con Sara Ricci
MONTEGRANARO TEATRO LA PERLA - STAGIONE 23/24
Montalto Marche
Teatro Ventidio Basso - stagione 2023/2024
Teatro Ventidio Basso - stagione 2023/2024
teatro sanzio - teatroltre
FANOTEATRO 2023/2024
teatro comunale montecarotto - stagione teatrale 2023/24
FANOTEATRO 2023/2024