Evento già passato
FEROCIA
(fateci smettere questo spettacolo)
di Betta Cianchini
regia Gabriela Eleonori
con Lucia Bendia, Betta Cianchini, Elisabetta De Vito
assistente alla regia Teodora Mammoliti
produzione 369gradi
in collaborazione con Teatro Valmisa
con il patrocinio di Regione Marche
in collaborazione con Comune di Corinaldo
in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Ferocia porta in scena tre storie di donne, tre diverse vite che si incrociano sul palco, acidamente e beffardamente. Una giovane donna innamorata, una professionista alto-borghese e una madre. Tre donne che vogliono raccontarsi, vogliono ricordare e colpire la nostra attenzione. Un arabesco pulsante di “necessità e urgenza di parlare”. Tre vicende diverse che si identificano in una barbarie “tra le mura poco domestiche”.
Il focus del progetto è la condivisione di impegno e partecipazione attiva nella lotta contro il femminicidio e l’obiettivo è portare alla ribalta il problema da un punto di vista troppo spesso ignorato: gli uomini violenti sono stati prima di tutto figli, fratelli, alunni quindi mariti, compagni e padri; è soprattutto a loro che dobbiamo parlare; per questo la collaborazione con BeFree e C.A.M. Centro Ascolto Uomini Maltrattanti nella fase di scrittura e per la messa in scena è stato fondamentale e continua a esserlo. Ferocia è tratto dal format Storie di donne, un progetto formativo/performativo e informativo sulla violenza contro le donne.
Le storie raccontate sono storie italiane. Ogni storia messa in scena è un puzzle di tante storie. Questo perché mai avrei messo in scena una storia unica, così com’è. Questo modo di raccontare la crudeltà del fenomeno mi ha sempre permesso di non profanare una vita che già di soprusi e dolorosa profanazione era intrisa. Purtroppo il paradigma mentale è molto spesso lo stesso: il sentirsi improvvisamente in un film horror (lo dicono molto spesso le donne, durante la denuncia), in una gabbia mentale, con la paura di uscire dalla stessa. Quindi l’impotenza e soprattutto l’incapacità di riuscire a raccontare agli altri la verità. Più l’estrazione sociale, culturale ed economica della donna è alta, più il disagio nel raccontarsi è prepotente, potente e invalidante, e più alta è la percentuale delle donne che mettono piede in caserma o in un centro antiviolenza e scappano. Ma non si vuole assolutamente intellettualizzare un progetto che ha per obiettivo quello di trattare il tema e soprattutto di parlare agli uomini attraverso le donne. Sarebbe troppo facile e non servirebbe a nessuno, anzi allontanerebbe l’attenzione della società civile dal problema. Bisogna parlare con “semplicità emotiva nella narrazione” che è cosa ancor più difficile ma tanto più urgente. E bisogna raccontare queste storie perché “spesso anche quando si denuncia, c’è qualcosa che si inceppa, che non va avanti”. Perché tanti casi di donne uccise nonostante la denuncia?
Betta Cianchini
BIGLIETTI
dal 13 novembre
Ferocia | Ryoma Takagi | Form | Traviata | Neil Zaza | James & Black | Segni Barocchi
posto unico numerato euro 12 ridotto* euro 10
*valide per residenti Matelica, under 24, over 65, studenti, soci Fai, soci Touring Club, convenzionati vari
BIGLIETTERIA TEATRO PIERMARINI
T 0737 85088
• dal 26 al 30 ottobre per i rinnovi
dal 2 al 6 e 10-11 novembre per i nuovi abbonamenti, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20
• il giorno precedente lo spettacolo dalle 17 alle 20 e il giorno di spettacolo dalle 17 a inizio rappresentazione
la domenica di spettacolo aperta dalle 15 a inizio rappresentazione
AMAT
T 071 2072439
www.amatmarche.net
CALL CENTER DELLO SPETTACOLO DELLE MARCHE
T 071 2133600
CITTÀ DI MATELICA
T 0737 781811
www.comune.matelica.mc.it
VENDITA ON LINE
www.vivaticket.it
FEROCIA (fateci smettere questo spettacolo)
TEATRO PIERMARINI | STAGIONE DI PROSA 2017-18 | MATELICA
FEROCIA
(fateci smettere questo spettacolo)
di Betta Cianchini
regia Gabriela Eleonori
con Lucia Bendia, Betta Cianchini, Elisabetta De Vito
assistente alla regia Teodora Mammoliti
produzione 369gradi
in collaborazione con Teatro Valmisa
con il patrocinio di Regione Marche
in collaborazione con Comune di Corinaldo
in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Ferocia porta in scena tre storie di donne, tre diverse vite che si incrociano sul palco, acidamente e beffardamente. Una giovane donna innamorata, una professionista alto-borghese e una madre. Tre donne che vogliono raccontarsi, vogliono ricordare e colpire la nostra attenzione. Un arabesco pulsante di “necessità e urgenza di parlare”. Tre vicende diverse che si identificano in una barbarie “tra le mura poco domestiche”.
Il focus del progetto è la condivisione di impegno e partecipazione attiva nella lotta contro il femminicidio e l’obiettivo è portare alla ribalta il problema da un punto di vista troppo spesso ignorato: gli uomini violenti sono stati prima di tutto figli, fratelli, alunni quindi mariti, compagni e padri; è soprattutto a loro che dobbiamo parlare; per questo la collaborazione con BeFree e C.A.M. Centro Ascolto Uomini Maltrattanti nella fase di scrittura e per la messa in scena è stato fondamentale e continua a esserlo. Ferocia è tratto dal format Storie di donne, un progetto formativo/performativo e informativo sulla violenza contro le donne.
Le storie raccontate sono storie italiane. Ogni storia messa in scena è un puzzle di tante storie. Questo perché mai avrei messo in scena una storia unica, così com’è. Questo modo di raccontare la crudeltà del fenomeno mi ha sempre permesso di non profanare una vita che già di soprusi e dolorosa profanazione era intrisa. Purtroppo il paradigma mentale è molto spesso lo stesso: il sentirsi improvvisamente in un film horror (lo dicono molto spesso le donne, durante la denuncia), in una gabbia mentale, con la paura di uscire dalla stessa. Quindi l’impotenza e soprattutto l’incapacità di riuscire a raccontare agli altri la verità. Più l’estrazione sociale, culturale ed economica della donna è alta, più il disagio nel raccontarsi è prepotente, potente e invalidante, e più alta è la percentuale delle donne che mettono piede in caserma o in un centro antiviolenza e scappano. Ma non si vuole assolutamente intellettualizzare un progetto che ha per obiettivo quello di trattare il tema e soprattutto di parlare agli uomini attraverso le donne. Sarebbe troppo facile e non servirebbe a nessuno, anzi allontanerebbe l’attenzione della società civile dal problema. Bisogna parlare con “semplicità emotiva nella narrazione” che è cosa ancor più difficile ma tanto più urgente. E bisogna raccontare queste storie perché “spesso anche quando si denuncia, c’è qualcosa che si inceppa, che non va avanti”. Perché tanti casi di donne uccise nonostante la denuncia?
Betta Cianchini
BIGLIETTI
dal 13 novembre
Ferocia | Ryoma Takagi | Form | Traviata | Neil Zaza | James & Black | Segni Barocchi
posto unico numerato euro 12 ridotto* euro 10
*valide per residenti Matelica, under 24, over 65, studenti, soci Fai, soci Touring Club, convenzionati vari
BIGLIETTERIA TEATRO PIERMARINI
T 0737 85088
• dal 26 al 30 ottobre per i rinnovi
dal 2 al 6 e 10-11 novembre per i nuovi abbonamenti, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20
• il giorno precedente lo spettacolo dalle 17 alle 20 e il giorno di spettacolo dalle 17 a inizio rappresentazione
la domenica di spettacolo aperta dalle 15 a inizio rappresentazione
AMAT
T 071 2072439
www.amatmarche.net
CALL CENTER DELLO SPETTACOLO DELLE MARCHE
T 071 2133600
CITTÀ DI MATELICA
T 0737 781811
www.comune.matelica.mc.it
VENDITA ON LINE
www.vivaticket.it
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