Evento già passato
ARTEMISIA
lo sguardo audace
di e con Isabella Carloni
cura della scena e oggetti Frediano Brandetti
realizzazione costume di scena Stefania Cempini
disegno luci Angelo Cioci
immagini video Marco Di Battista
produzione Rovine Circolari
Lo spettacolo è un viaggio attorno alla Cleopatra di Artemisia Gentileschi, dipinta dalla pittrice nel 1620 e appartenente alla collezione Cavallini-Sgarbi. Quadro audace ed emblematico – come tutta l’opera della grande pittrice del ‘600 – di una sfida lanciata al suo tempo e ad ogni imposizione.
Meno conosciuta, ma non meno pregiata, delle altre pure dipinte dalla Gentileschi, questa Cleopatra, nella sua immagine spoglia, quasi sgraziata rispetto alle aspettative e ai canoni tradizionali, diventa la chiave di entrata all’opera e alla vita affascinante e avventurosa di Artemisia.
In un originale intreccio dove pittura e teatro dialogano e il moltiplicarsi del gioco scenico si riverbera in forme anche metateatrali, l’attrice esplora la figura della pittrice, quella della modella e quella di Cleopatra come figure del suo mondo interiore, cercandone assonanze e provocazioni in quello di Artemisia, nelle sue tele, nella sua storia e nella sua leggenda. Così la passione che attraversa trasversalmente la vita e il lavoro artistico al di là di ogni tempo si rivela l’ordito di un percorso drammaturgico che, pur non seguendo la linearità narrativa, tocca le corde dell’anima femminile e restituisce un’Artemisia contemporanea e mitica al tempo stesso.
Avvicinarsi al genio della Gentileschi chiede subito di liberare la sua immagine da pregiudizi, letture ideologiche e perfino da una presenza troppo ingombrante dei suoi fatti biografici. Ho scelto così di confrontarmi con il suo mondo a partire dal mio presente di attrice che s’interroga sui suoi strumenti e sulle modalità creative della propria arte, per incrociare quelle di un’arte diversa, ma così vicina, come la pittura che, come il teatro, lavora con le immagini. La mia figura entra dunque nell’atelier della pittrice, tra i fili che reggono i suoi telai, interroga la modella che presta il suo corpo all’artista, come l’attrice alla scena. Osa sbirciare fin dentro il quadro stesso, in quel soggetto alto e importante che il committente impone alla pittrice – la regina d’Egitto – per trovare intrecci e connessioni con la storia dell’una e dell’altra. Il confronto con il colore, che si rende plasmabile nella scena-costume, è fisico, materico: mette in gioco il corpo dell’attrice nel suo presente e cattura quello della luce, laterale, tagliente, che crea spazi profondi e inattesi, quasi incursioni dentro l’anima della pittrice-modella-regina. E materico si fa anche il suggestivo dialogo che le immagini video di Marco Di Battista intraprendono con la scena, volutamente spoglia, creata da Frediano Brandetti, dove un grande telaio, sorretto da fili e accenni di trama evocano il viaggio a ritroso e il processo di scavo verso l’essenziale che connota tutto il lavoro.
Isabella Carloni
BIGLIETTI
SPETTACOLO ABBONAMENTO
SANZIO EXTRA
posto unico numerato € 10,00 ridotto* € 8,00
- giovani fino a 24 anni, studenti e convenzionati vari. Per La sagra della primavera/Bolero riduzione valida anche per gli iscritti scuole danza.
INFORMAZIONI
AMAT 071 2072439 www.amatmarche.net
Servizio Cultura e Turismo 0722 309602 – 309283
redazione.cittaurbino@gmail.com
www.urbinonews.it
Biglietteria Teatro Sanzio 0722 2281
Call Center 071 2133600
ARTEMISIA LO SGUARDO AUDACE
URBINO "SANZIO EXTRA" 2017/2018 TEATRO SANZIO
ARTEMISIA
lo sguardo audace
di e con Isabella Carloni
cura della scena e oggetti Frediano Brandetti
realizzazione costume di scena Stefania Cempini
disegno luci Angelo Cioci
immagini video Marco Di Battista
produzione Rovine Circolari
Lo spettacolo è un viaggio attorno alla Cleopatra di Artemisia Gentileschi, dipinta dalla pittrice nel 1620 e appartenente alla collezione Cavallini-Sgarbi. Quadro audace ed emblematico – come tutta l’opera della grande pittrice del ‘600 – di una sfida lanciata al suo tempo e ad ogni imposizione.
Meno conosciuta, ma non meno pregiata, delle altre pure dipinte dalla Gentileschi, questa Cleopatra, nella sua immagine spoglia, quasi sgraziata rispetto alle aspettative e ai canoni tradizionali, diventa la chiave di entrata all’opera e alla vita affascinante e avventurosa di Artemisia.
In un originale intreccio dove pittura e teatro dialogano e il moltiplicarsi del gioco scenico si riverbera in forme anche metateatrali, l’attrice esplora la figura della pittrice, quella della modella e quella di Cleopatra come figure del suo mondo interiore, cercandone assonanze e provocazioni in quello di Artemisia, nelle sue tele, nella sua storia e nella sua leggenda. Così la passione che attraversa trasversalmente la vita e il lavoro artistico al di là di ogni tempo si rivela l’ordito di un percorso drammaturgico che, pur non seguendo la linearità narrativa, tocca le corde dell’anima femminile e restituisce un’Artemisia contemporanea e mitica al tempo stesso.
Avvicinarsi al genio della Gentileschi chiede subito di liberare la sua immagine da pregiudizi, letture ideologiche e perfino da una presenza troppo ingombrante dei suoi fatti biografici. Ho scelto così di confrontarmi con il suo mondo a partire dal mio presente di attrice che s’interroga sui suoi strumenti e sulle modalità creative della propria arte, per incrociare quelle di un’arte diversa, ma così vicina, come la pittura che, come il teatro, lavora con le immagini. La mia figura entra dunque nell’atelier della pittrice, tra i fili che reggono i suoi telai, interroga la modella che presta il suo corpo all’artista, come l’attrice alla scena. Osa sbirciare fin dentro il quadro stesso, in quel soggetto alto e importante che il committente impone alla pittrice – la regina d’Egitto – per trovare intrecci e connessioni con la storia dell’una e dell’altra. Il confronto con il colore, che si rende plasmabile nella scena-costume, è fisico, materico: mette in gioco il corpo dell’attrice nel suo presente e cattura quello della luce, laterale, tagliente, che crea spazi profondi e inattesi, quasi incursioni dentro l’anima della pittrice-modella-regina. E materico si fa anche il suggestivo dialogo che le immagini video di Marco Di Battista intraprendono con la scena, volutamente spoglia, creata da Frediano Brandetti, dove un grande telaio, sorretto da fili e accenni di trama evocano il viaggio a ritroso e il processo di scavo verso l’essenziale che connota tutto il lavoro.
Isabella Carloni
BIGLIETTI
SPETTACOLO ABBONAMENTO
SANZIO EXTRA
posto unico numerato € 10,00 ridotto* € 8,00
- giovani fino a 24 anni, studenti e convenzionati vari. Per La sagra della primavera/Bolero riduzione valida anche per gli iscritti scuole danza.
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AMAT 071 2072439 www.amatmarche.net
Servizio Cultura e Turismo 0722 309602 – 309283
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Call Center 071 2133600
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