Via alla prima giornata della manifestazione dedicata ai due mari: nel pomeriggio il primo workshop e l’apertura straordinaria della mostra De Trilogia [pt. 2] a Piano C e poi l’attesissimo concerto degli Almamegretta all’Anfiteatro romano.
Domani, 27 agosto, l’alba sulle sei corde del Maestro Marco Battaglia, alle 6 alla Terrazza Unicorn al Passetto, e poi la giornata più densa con lo scrittore Petros Markaris, Shamal re-wind di Enzo Rao, il Canzoniere Grecanico Salentino e Yarákä.
Sorge l’alba sulla XVIII edizione di Adriatico Mediterraneo Festival sulle note del pianoforte di Maurizio Mastrini. Al suo concerto numero novecentouno, tra i più ascoltati di Spotify, Mastrini ha incantato il pubblico del Passetto, alla Terrazza Unicorn, con un live di quasi un’ora e mezzo che ha ripercorso circa dieci anni della sua produzione artistica. Ha interpretato Love dream che incarna il suo sogno da bambino «fin da quando avevo 13 anni sognavo di fare il pianista e suonare nei luoghi più famosi del mondo – ha raccontato il Maestro –. Questo sogno è divenuto realtà, sono arrivato a suonare alla Carnegie Hall di New York. Love dream è per ricordare a tutti che i sogni si avverano». E poi naturalmente Ghost, traccia che dà il titolo al suo ultimo album uscito il 27 luglio «l’ho composta nella Caruso suite a Sorrento, proprio allo stesso pianoforte su cui Dalla compose la sua famosissima canzone». E ancora Hugs, scritto durante il lockdown, Arcobaleno, Freedom e Amore segreto fino a Giga, in onore delle Gigue di Bach.
Artista umbro «che trova nell’esibirsi in ambienti naturali la sua espressione più congeniale», come lo ha definito il direttore artistico di Adriatico Mediterraneo, Giovanni Seneca, Mastrini ha aperto la prima giornata del Festival che si svolgerà ad Ancona fino a giovedì 29 agosto. Dall’alba a notte inoltrata concerti, spettacoli, mostre, laboratori, incontri di approfondimento in vari luoghi della città.
Oggi, lunedì 26 agosto, si prosegue alle 18:00 con il primo workshop dedicato sia ai bambini che agli adulti I colori ritrovati, visita-laboratorio della Bottega A Tintura a cura di Massimo Baldini, piazza del Plebiscito 26, in collaborazione con Hort, per ripercorrere la storia del guado e dell’indaco, le due piante “blu” che hanno caratterizzato la “moda” per il loro uso esclusivo nella tintura dei tessuti tra XIII e XX sec. Si inizia da una visita guidata di A Tintura e alla sua collezione botanica, per trattare di colori naturali e del loro utilizzo nei secoli e poi una storia sulle vie dei saponi, del guado, della porpora. Riscopriremo, così, tradizioni artigianali e commerciali che volevano la città di Ancona, un illustre emporio dell’Adriatico, una città marinara dotata di straordinaria autonomia, un crocevia di popoli, tecniche e stilemi artistici. Seguirà la parte laboratoriale di tintura in blu di guado: tingeremo nel tino di Tintura con la tecnica “shibori”, un’arte antica arrivata da Oriente; ogni partecipante con strumenti di pressioni e lagature su un’antica tela di canapa marchigiana realizzerà disegni geometrici utilizzando il bagno di tintura in blu di guado. La tela colorata sarà omaggiata ai partecipanti.
Primo turno ore 18:00 per i bambini; II turno ore 19:00 per gli adulti. Durata 50’, posti limitati, costo € 12,00 a persona con prenotazione via mail all’indirizzo: info@tintura.eu www.tintura.eu .
Dalle 18:30 di oggi sarà poi possibile visitare (fino alle 20:00 e tutti i giorni del Festival con lo stesso orario) la mostra De Trilogia [pt.2], personale dell’artista di origine albanese Anjeza Rama, a cura di Nicoletta Carnevali allo spazio Piano C, via Podesti 33.
La mostra presenta disegni rapidi, raffiguranti volti di donna, realizzati a china, penna e pennarello su carta che l’artista ha dipinto per ingannare il tempo durante una serie di spostamenti in loop in treno tra Senigallia, terra adottiva di Rama, e Firenze, luogo dove ancora risiede la famiglia della pittrice. Da una divagazione prende poi forma una vera e propria linea poetica, il subconscio agisce in modo potente e questi volti non completamente rivelati, iniziano progressivamente a raccontare storie. Storie di donne. Queste immagini portano con sé non solo il vissuto di Anjeza Rama, artista donna, con un percorso formativo diviso tra Albania e Italia, ma anche la visione del mondo con le sue problematiche sociali e relazionali. Figura chiave della ricerca è il complesso mondo femminile così difficile da sondare e indagare nelle sue più profonde sfaccettature. Ingresso gratuito.
In serata l’appuntamento con l’attesissimo concerto con gli Almamegretta alle 21:30 all’Anfiteatro romano. Una data che segna il ritorno al completo della band, in un’esclusiva regionale, per celebrare i loro primi trent’anni di carriera durante i quali gli Almamegretta sono diventati una delle più influenti espressioni musicali in Italia, con tre Targhe Tenco all’attivo, una partecipazione in gara tra i big a Sanremo nel 2013, undici album e migliaia di concerti in Italia ed Europa. Raiz, frontman capace di emozionare e scuotere con la sua voce potente e originale, torna a guidare la formazione napoletana, dopo essere stato apprezzatissimo dal pubblico per la parte di Don Salvatore in Mare Fuori e per parte della colonna sonora da lui creata per la fiction Rai. Ad Adriatico Mediterraneo arrivano per uno storico ritorno, con pochissime date in Italia, con un repertorio di brani intramontabili ed i successi dell’ultimo album, Senghe, che vede la produzione artistica di Paolo Baldini, uno dei professionisti più richiesti del dub/reggae europeo, che ha curato l’intero lavoro, oltre ad essere ufficialmente entrato nella band come bassista.
Domani, 27 agosto, nuova alba alla Terrazza Unicorn al Passetto, alle 6 con le note della chitarra classica e romantica di Marco Battaglia, specialista della musica dell’800 che il Maestro interpreta con chitarre originali dell’epoca, in un viaggio della “sei corde”, tra Napoli, Palermo, Genova e Pesaro.
Il programma della seconda giornata vedrà poi il pomeriggio scandito da un incontro davvero unico ed imperdibile I segreti di Charitos, il commissario che svela la Grecia di oggi con lo scrittore Petros Markaris che dialogherà con il giornalista Marco Ansaldo. Un omaggio alla Grecia, Paese protagonista di questa edizione 2024 di Adriatico Mediterraneo che ogni anno ispira il suo cartellone al Paese che detiene la presidenza dell’Iniziativa Adriatico Ionica, partner storico della manifestazione. Il celebre autore Petros Markaris attraverso le indagini del commissario Kostas Charitos, personaggio ormai amatissimo dai lettori di tutto il mondo creato dalla sua penna, considerato il “Montalbano greco” condurrà il pubblico alla scoperta della Grecia contemporanea. Una Grecia frenetica e competitiva.
Un Paese in trasformazione che, molto più rispetto al passato, è oggi costretto a fare i conti con la paura e la possibilità del fallimento, tra speranze di ripresa economica e di salvifici investimenti stranieri. Petros Markaris ne discuterà col giornalista Marco Ansaldo, inviato speciale per la politica internazionale, vaticanista e consigliere scientifico di Limes. Seguirà il concerto di Shamal re-wind. Shamal è il nome del vento che soffia nel deserto arabo, ma nell’immaginario di Enzo Rao è quel vento che, soffiando, confonde i suoni e mescola gli umori di paesi lontani geograficamente e culturalmente. Shamal Re-Wind nasce dall’interiorizzazione delle culture musicali dei paesi mediterranei, a seguito di una ricerca iniziata alla fine degli anni 70 e ancora in corso. Il prodotto musicale che ne scaturisce, pur affondando le proprie radici nelle musiche popolari della Sicilia, dei paesi balcanici, nordafricani, mediorientali e non solo, è altresì fortemente influenzato dalla formazione musicale degli artisti che collaborano al progetto.
Ad Ancona dal vivo due ospiti di eccezione: Chiara Minaldi alla voce e Mario Crispi agli strumenti a fiato etnici, entrambi appartenenti al noto gruppo italiano di world music Agricantus. Biglietto unico su vivaticket
Seconda giornata e secondo workshop alle 19:00 a Spazio Presente, in via Buoncompagno con Le parole se le porta via il vento, laboratorio di creazione di cartoline con la tecnica del collage a cura di Patricia Barcala Dominguez, artista spagnola emergente, di cui AdMed ha ospitato una personale lo scorso anno. Un passo indietro nel tempo quando i messaggi venivano affidati a cartoline e biglietti e non a whatsapp, usando la tecnica del collage.
Oggi i messaggi brevi su whatsapp e telegram, i vocali, i video, sono i modi e i mezzi più veloci per comunicare. In questo laboratorio faremo un passo indietro usando la tecnica del collage per creare cartoline. Torniamo alle lettere e alle parole, alla scelta della carta, delle buste, il colore e la grammatura: in questo laboratorio metteremo insieme il collage, un’arte versatile e creativa che permette di combinare vari materiali per ottenere composizioni uniche e personali, e la poesia. Creeremo delle cartoline, con l’aiuto di immagini, per far arrivare al destinatario/a le parole giuste. Guidati dall’artista, ognuno sceglierà il tema per la propria cartolina e il messaggio da mandare, selezionerà le immagini desiderate e tutto sarà assemblato mantenendo coerenza nei colori e nello stile. I partecipanti dovranno portare le immagini: ritagli di riviste, fotografie o stampe che ti ispirano, il restante materiale sarà fornito sul luogo. Bigliettino cartolina di due dimensioni (14,5×14,5 cm e 10,4×14,8 cm). La cartolina creata sarà omaggiata ai partecipanti.
Durata 1h 30’, posti limitati, costo € 15,00 a persona con prenotazione via mail all’indirizzo pbarcalal@gmail.com .
Alle 21:30 di domani, 27 agosto, altro grande concerto all’Anfiteatro romano, con un doppio appuntamento, all’interno della programmazione Puglia Sound 2024, il Canzoniere Grecanico Salentino e in apertura Yarákä. Il primo, in un’esclusiva regionale, è il più importante gruppo di musica popolare salentina, il primo a essersi formato in Puglia. Composto dai principali protagonisti dell’attuale scena pugliese, reinterpreta in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare attraverso la musica, la trance e la danza il morso della leggendaria Taranta. La band è composta da Mauro Durante, voce, percussioni, violino; Alessia Tondo, voce; Silvia Perrone, danza; Giulio Bianco, zampogna, armonica, flauti e fiati popolari, basso; Massimiliano Morabito, organetto; Emanuele Licci, voce, chitarra e bouzouki; Giancarlo Paglialunga, voce, tamburieddhu, percussioni. Ad aprire la serata Yarákä, ensemble formata nel 2015 da Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone e Simone Carrino, tre musicisti tarantini che ricercano per esprimere una identità personale, per riscoprire le tradizioni con un’apertura verso la modernità e la contaminazione tra culture. L’obiettivo è quello di sublimare in musica il concetto di ritualità che caratterizza le pratiche legate alle tradizioni popolari, esplorando l’ancestrale rapporto uomo- natura. Yarákä è infatti una parola composta dai 4 elementi – acqua, aria, fuoco e terra – in lingua tupi-guaraní, una tra le più importanti tribù amazzoniche che rappresenta per la band un esempio perfetto di coesistenza tra uomo e natura.
Biglietto unico su vivaticket