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Il beat ed il dub degli Almamegretta trascina un anfiteatro sold out per il concerto che ha inaugurato l’edizione 2024 del Festival Adriatico Mediterraneo

L’aurora della seconda giornata accompagnata dalle note romantiche della chitarra di Marco Battaglia. Attesa per Petros Markaris nel pomerggio alla Mole e per il Canzoniere Grecanico Salentino nella serata all’arena antica di via Birarelli . Domani, 28 agosto, l’alba con l’arpa di Raoul Moretti, l’incontro sul mosciolo, la consegna del Premio Adriatico Mediterraneo a Matteo Nucci ed il concerto-spettacolo Persephone.


ANCONA, 27 AGOSTO 2024 – Un viaggio sulle sei corde della chitarra dell’Ottocento appartenuta a Giuseppe Mazzini navigando da Genova a Palermo passando per Napoli fino a Pesaro in attesa dell’alba sulle acque del Passetto. Inizia così la seconda giornata di Adriatico Mediterraneo Festival, alla Terrazza Unicorn, con le note e le parole del Maestro Marco Battaglia. «Mazzini era un grande appassionato di musica e questa che vi suonerò oggi è uno degli strumenti che egli stesso suonavaha esordito Battaglia dando il suo buongiorno al pubblico. Lo strumento a sei corde così come lo conosciamo oggi nasce a Napoli grazie ad importanti liutai come Gennaro Fabricatore, ma iniziamo il nostro viaggio da Genova sulle note di Niccolò Paganini che compose più di cento pezzi per chitarra solista o da far dialogare con i violini». Da Genova a Palermo sulle composizioni di Giuseppe Verdi ed i suoi Vespri siciliani che narrano della rivolta contro gli Angioini e la loro cacciata alla fine del 1200. E poi i temi popolari napoletani variati da Mauro Giuliani e, per concludere il viaggio, a giorno ormai fatto, le note de La Cenerentola di Gioacchino Rossini.

E se la seconda giornata del Festival si è aperta sui suoni dolci e romantici della chitarra classica, il finale della prima giornata di Adriatico Mediterraneo, ieri 26 agosto, è stato all’insegna dell’energia del beat e del dub degli Almamegretta che hanno trascinato un Anfiteatro sold out ed in trepidazione per la reunion del gruppo partenopeo, di nuovo insieme per celebrare i trent’anni di carriera in una delle pochissime date in Italia della formazione fondata da Gennaro Della Volpe, in arte Raiz, voce e frontman della band, e Gennaro T (Tesone) alla batteria e composta da Pier Paolo Polcari, alle tastiere, Fefo Forconi, alla chitarra e Paolo Baldini al basso. Difficile se non impossibile per i fan – dai più giovani a quelli cresciuti con la musica degli Almamegretta sin dai loro esordi – restare fermi sulle quasi 800 sedie dell’Anfiteatro e non cedere al ritmo della musica, da quella dei nuovi brani dell’ultimo album Senghe a Rosa composta da Raiz per la serie tv Mare Fuori nella quale il frontman interpreta Don Salvatore, a quelli che hanno portato al successo il gruppo. Ma è sulle note di Figli di Annibale, intonata nel bis, brano che ha consacrato gli Almamegretta, che il pubblico non ha potuto che unirsi sotto al palco in un abbraccio a Raiz e agli altri, in un tributo reciproco tra il pubblico e la band.

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