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quando
Mercoledì 22 novembre 2017
biglietti
dove
Pieve Vecchia di Ginestreto
Str. della Pieve Vecchia 61122 Pesaro PU
Pesaro

Pesaro Urbino
Italy
Mappa
aderisce a 18app
no

E lucevan le stelle soc. coop. è lieta di invitare per il 22 novembre alle ore 20 al momento d’incontro con il pubblico previsto in occasione della Residenza Marche Spettacolo su temi rossiniani. L’appuntamento si conferma nella bellissima Pieve Vecchia di Ginestreto (Pesaro).

Si parlerà dei castrati e della loro influenza nella scrittura di Gioachino Rossini.
Tra gli altri sarà l’ospite d’onore il soprano Pamela Lucciarini che, con particolare riferimento all’aria di chiusura della Donna del Lago del cigno pesarese illustrerà insieme a Marco Mencoboni e all’arpista Elisabetta Rossi alcune caratteristiche della scrittura per la voce tipica di Rossini. Sebbene infatti l’uso dei castrati non fosse più così diffuso (tra l’altro non ne esistevano in Francia) l’uso delle grandi estensioni vocali ad essi riferibili rimane presente nella scrittura rossiniana. Un mondo per certi versi lontano dalle nostre abitudini odierne, tutto da riscoprire.

Si avvisa l’utenza che, essendo la Pieve Vecchia di Ginestreto un luogo storico, l’edificio non è dotato di riscaldamento.

IL RIFLESSO DEL CIGNO

direzione musicale Marco Mencoboni

Beatrice Scaldini, violino

Simone Pirri, violino

Simone Laghi, viola

Federico Toffano, violoncello

Pamela Lucciarini, soprano

Mario Stefano Tonda, fortepiano

Francesco Spendolini, clarinetti storici

Luca Bandini, contrabbasso

Sebastiano Severi, violoncello

Spesso i compositori e le loro opere, nel corso della storia, vengono celebrati dai contemporanei, dimenticati e poi riscoperti; questo non è mai accaduto per Gioachino Rossini e per le sue opere, la cui fama è cresciuta costantemente nel corso dei secoli per il suo stile personale ed innovativo.

In vista delle celebrazioni rossiniane del 2018, la residenza approfondisce l’effetto che la musica di Rossini ha avuto sui suoi contemporanei, mostrando quanto Ouverture ed arie celebri venissero rielaborate e trasformate per poterne usufruire anche fuori dai grandi teatri, in occasioni private o mondane. Così, Ouverture come quella del Barbiere di Siviglia, Arie tratte dal Tancredi, Mosè in Egitto, Cenerentola si riflettono nei loro arrangiamenti ed adattamenti d’epoca, riposte con gli strumenti d’epoca a disposizione dei compositori della prima metà dell’800.

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Mercoledì 22 novembre 2017
Pieve Vecchia di Ginestreto Pesaro (Pesaro Urbino)

MUSICPATH – Il riflesso del cigno

Residenze Marche Spettacolo

E lucevan le stelle soc. coop. è lieta di invitare per il 22 novembre alle ore 20 al momento d’incontro con il pubblico previsto in occasione della Residenza Marche Spettacolo su temi rossiniani. L’appuntamento si conferma nella bellissima Pieve Vecchia di Ginestreto (Pesaro).

Si parlerà dei castrati e della loro influenza nella scrittura di Gioachino Rossini.
Tra gli altri sarà l’ospite d’onore il soprano Pamela Lucciarini che, con particolare riferimento all’aria di chiusura della Donna del Lago del cigno pesarese illustrerà insieme a Marco Mencoboni e all’arpista Elisabetta Rossi alcune caratteristiche della scrittura per la voce tipica di Rossini. Sebbene infatti l’uso dei castrati non fosse più così diffuso (tra l’altro non ne esistevano in Francia) l’uso delle grandi estensioni vocali ad essi riferibili rimane presente nella scrittura rossiniana. Un mondo per certi versi lontano dalle nostre abitudini odierne, tutto da riscoprire.

Si avvisa l’utenza che, essendo la Pieve Vecchia di Ginestreto un luogo storico, l’edificio non è dotato di riscaldamento.

IL RIFLESSO DEL CIGNO

direzione musicale Marco Mencoboni

Beatrice Scaldini, violino

Simone Pirri, violino

Simone Laghi, viola

Federico Toffano, violoncello

Pamela Lucciarini, soprano

Mario Stefano Tonda, fortepiano

Francesco Spendolini, clarinetti storici

Luca Bandini, contrabbasso

Sebastiano Severi, violoncello

Spesso i compositori e le loro opere, nel corso della storia, vengono celebrati dai contemporanei, dimenticati e poi riscoperti; questo non è mai accaduto per Gioachino Rossini e per le sue opere, la cui fama è cresciuta costantemente nel corso dei secoli per il suo stile personale ed innovativo.

In vista delle celebrazioni rossiniane del 2018, la residenza approfondisce l’effetto che la musica di Rossini ha avuto sui suoi contemporanei, mostrando quanto Ouverture ed arie celebri venissero rielaborate e trasformate per poterne usufruire anche fuori dai grandi teatri, in occasioni private o mondane. Così, Ouverture come quella del Barbiere di Siviglia, Arie tratte dal Tancredi, Mosè in Egitto, Cenerentola si riflettono nei loro arrangiamenti ed adattamenti d’epoca, riposte con gli strumenti d’epoca a disposizione dei compositori della prima metà dell’800.

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