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Venerdì 29 novembre ore 20:30 e domenica 1° dicembre ore 16:00 va in scena al Teatro Pergolesi di Jesi il dramma giocoso “I quadri parlanti” di Gaspare Spontini

ph. Binci


Con un cast di giovani interpreti, e le due giovani vincitrici del concorso dedicato a Josef Svoboda alle scene e ai costumi, sotto la guida esperta di Giulio Prandi alla direzione d’orchestra e di Gianni Marras alla regia, va in scena al Teatro Pergolesi di Jesi il dramma giocoso per musica “I quadri parlanti”, opera composta nel 1800 da un giovane Gaspare Spontini, e ritrovata nel 2016 in un castello delle Fiandre.

Dopo un oblio di 224 anni, torna al pubblico in prima esecuzione in epoca moderna, venerdì 29 novembre ore 20,30 e domenica 1° dicembre ore 16, nell’ambito della 57esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, e delle celebrazioni per i 250 anni della nascita del grande compositore marchigiano. Nuova la produzione, della Fondazione Pergolesi Spontini. La revisione critica è di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini.

Direttore è Giulio Prandi sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Gianni Marras, le luci sono di Marco Chiavetti. L’allestimento è all’insegna della creatività giovanile con scene e costumi firmate da Alessandra Bianchettin e Asya Fusani, vincitrici della IV edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera. Nella compagnia di canto, sono Martina Tragni (Chiarella), Davide Chiodo (Menicuccio), Alfonso Michele Ciulla (Don Bertoldo), Giuseppe Di Giacinto (Capitan Belfiore), Michela Antenucci (Rosina), Giada Borrelli (Bettina), Francesco Tuppo (Abbate/Falloppa). Assistente al direttore d’orchestra è Giacomo Biagi, assistente alla regia è Anna Perrotta.

Composta da Gaspare Spontini quando ancora studiava al Conservatorio di Napoli, e andata in scena nella primavera del 1800 forse per la prima e unica volta al Teatro di Santa Cecilia a Palermo, l’opera ha una storia avventurosa. Il suo libretto, scritto da Gaetano Bongiardino, è stato ritrovato negli anni ’90 nella biblioteca musicale dell’Università di Berkeley, in California, mentre il manoscritto musicale autografo è emerso nel 2016 nella biblioteca del Castello d’Ursel ad Hingene nelle Fiandre, in Belgio. Nel Castello furono, in quella occasione, ritrovati quattro manoscritti autografi spontiniani, relativi alle partiture – ritenute scomparse – di tre opere e una cantata: oltre ai “I quadri parlanti” del 1800, ci sono il dramma giocoso “Il Geloso e l’audace” del 1801 (Palermo), la farsa giocosa “Le metamorfosi di Pasquale” del 1802 (Roma) e la cantata “L’Eccelsa gara” del 1806 (Parigi). All’eccezionale ritrovamento ha fatto seguito l’accordo (pluriennale dal 2016 al 2025) tra il Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa e la Fondazione Pergolesi Spontini, per la revisione critica e la valorizzazione dei manoscritti.

L’opera, in due atti, appartiene a quell’insieme di opere giovanili che Spontini ha scritto seguendo lo stile napoletano su cui si era formato e che aveva fatto grande la scuola dell’opera italiana in tutto il mondo. Sono lavori che dimostrano già la maestria nella scrittura del giovane Spontini e che, seppur non abbiano in sé i tratti dell’innovazione linguistica che il musicista porterà nel suo periodo francese, hanno un altissimo valore storico/estetico.

La vicenda, ambientata a Napoli, è contesta di intrighi, burle, tradimenti e lieto fine: al centro, il classico gioco delle parti dove varie coppie si intrecciano in amori nascosti e osteggiati. “In un Carosello di fraintendimenti e travestimenti, dispetti e gelosie tra i vari personaggi – spiega nelle note di regia Gianni Marras – si arriva alla conclusione in cui le tre coppie si riappacificano e convolano a nozze sotto il perdono e la benedizione del maturo Don Bertoldo che prende coscienza che i bollori amorosi vanno lasciati vivere ai giovani”. “L’idea di regia – prosegue – vuole assecondare questo carosello anche con scenografia e costumi che partendo dal ‘700 d’epoca si mescola a uno stile “pop” che coinvolgerà i cantanti facendoli interagire con la scatola magica piena di porte, finestre e spioncini in un rimando di colori e di immagini sia nelle pareti che negli abiti. Un continuo passaggio da un ambiente all’altro fino al finale in cui davanti ai Quadri Parlanti del titolo si arriva alla conclusione con la morale, tipica delle opere dell’epoca”.

L’anno spontiniano prosegue poi sabato 30 novembre ore 21 con un evento a Moie di Maiolati Spontini, la conferenza spettacolo “A Parigi con Spontini. Poesia, arte e musica alla corte di Napoleone”. L’evento si terrà presso l’Auditorium Polo Scolastico “M.L. King” (Via Venezia, 14). Il poeta Davide Rondoni e lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, con la partecipazione dell’attrice Virginia Barret, e di Cristian Carrara compositore e direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini, ci conducono in un viaggio straordinario alla scoperta della città in cui Spontini ha dato vita ad alcuni dei più importanti capolavori e che lo ha consacrato come uno dei personaggi più importanti dell’epoca. Una serata unica per respirare, attraverso i linguaggi dell’arte, i profumi di un periodo storico denso di idee e nuovi capolavori. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. È consigliata la prenotazione: 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com

BIGLIETTI

I QUADRI PARLANTI – da € 25 a € 10

Conferenza spettacolo A PARIGI CON SPONTINI – Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. È consigliata la prenotazione

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi

Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN) – tel. +39 0731 206888 – mail biglietteria@fpsjesi.com

Info: www.fondazionepergolesispontini.com

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