Adriatico Mediterraneo Festival 2025, con i suoi ventiquattro eventi diffusi in dieci location della città, dall’alba a notte inoltrata, presenta un programma che spazia dai concerti a talk, presentazioni di libri, degustazioni, laboratori, collaborazioni con enti ed associazioni nazionali ed internazionali, confermandosi come uno dei festival multidisciplinari più interessanti e variegati d’Italia.
Un’edizione più lunga quella di quest’anno, la 19esima, in scena da lunedì 25 agosto a sabato 30 agosto ad Ancona, con un’anticipazione domenica 24 agosto. Un fitto cartellone costruito con la consueta abilità e professionalità dal direttore artistico, Giovanni Seneca, per esplorare i nuovi confini della World music, accogliendo grandi artisti del genere e talenti emergenti. Il Festival accosta alle sonorità tradizionali e popolari dell’Adriatico e del Mediterraneo, interpretate sempre in chiave innovativa, ritmi caraibici, africani e sudamericani, alla scoperta dei “Sud del mondo”.
Non a caso il Festival quest’anno si intreccia con il Festival Musiche dal mondo all’Anfiteatro Romano e nel cartellone estivo di Echi. Suoni dal passato, voci del presente, curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ancona.
Il programma completo è stato presentato questa mattina (8 agosto) nel corso di una conferenza stampa a Palazzo del Popolo di Ancona. A fare gli onori di casa, l’assessora alla Cultura del Comune di Ancona, Marta Paraventi.
«Questo Festival rappresenta un momento fortemente identitario, profondamente legato alla vocazione culturale di Ancona, Porta d’Oriente – ha esordito Paraventi –. AdMed si distingue non solo per la qualità musicale, ma per l’articolato e suggestivo programma di appuntamenti culturali, tra cui uno speciale dedicato a Valeriano Trubbiani in occasione dei trent’anni (1995) di Mater Amabilis, il 29 agosto, in un percorso di riavvicinamento della città alla sua Pinacoteca, che riaprirà il suo cortile al pubblico, in attesa della riapertura definitiva prevista per autunno 2025.
Il Festival si colloca in modo naturale nel percorso di candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028, incentrata sul rapporto tra la città e il mare».
Tra i nomi già annunciati, Alborosie, cantante e musicista reggae, nato a Marsala e naturalizzato giamaicano, che si esibirà nella serata inaugurale, lunedì 25 agosto alle 22, alla Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona.
Nella stessa serata, alle 20 all’Anfiteatro Romano, il duo napoletano Ebbanesis, nato come fenomeno web e televisivo, capace di imporsi dal vivo, incanterà gli spettatori con rivisitazioni in dialetto di grandi successi rock.
Il 26 agosto alle 21:30, sempre all’Anfiteatro Romano, sarà la volta di Seun Kuti & Egypt 80 con il loro Heavier Yet Tour. Musicista, cantante e cantautore nigeriano, Seun Kuti ha raccolto l’eredità musicale e politica del padre Fela, pioniere dell’Afrobeat. È noto per le sue performance accattivanti e musica socialmente consapevole, suonata con gli Egypt 80, gruppo che guida dal 1997, di cui è sassofonista e percussionista da prima dei 12 anni.
La serata conclusiva del Festival, sabato 30 agosto, sarà affidata ad Anastasio, rapper napoletano, che porterà sul palco della Corte della Mole (21:30) il suo nuovo lavoro Le macchine non possono pregare, segnando il ritorno sulle scene del vincitore della 12esima edizione di X Factor e partecipante al Festival di Sanremo 2019. Un live carico di energia, rime potenti e atmosfere uniche, per ripercorrere successi ed i brani del nuovo disco di un artista riconosciuto per la sua potenza lirica, penna affilata, voce e flow, uno dei più innovativi del panorama rap italiano.
E non è tutto. Un’imperdibile anteprima nazionale con la Džambo Aguševi Orchestra e il suo live The Beat of Brass-Heart, giovedì 28 agosto alle 21:30 alla Corte della Mole. Dalle umili origini nella piccola città macedone di Strumica ai palcoscenici mondiali, la Džambo Aguševi Orchestra è salita al vertice della scena internazionale. Džambo Aguševi, soprannominato “la tigre funky”, è il musicista della Macedonia del Nord più conosciuto a livello internazionale, il più grande trombettista dei Balcani, con orecchie aperte alla musica da ovest e da est.
Uno spettacolo unico per quest’edizione numero diciannove del Festival dedicata proprio alla Macedonia del Nord, Paese che attualmente detiene la presidenza di turno dell’Iniziativa Adriatico Ionica, partner storico della kermesse, che proprio in questo 2025 ha festeggiato il venticinquesimo anniversario dalla sua istituzione e dalla sottoscrizione della Carta di Ancona, come ha ricordato l’ambasciatore Fabio Pigliapoco, capo del Segretariato permanente della Iai, con sede in città.
«Siamo da sempre vicini ad Adriatico Mediterraneo che vediamo ogni anno crescere ed aumentare il suo apporto culturale di idee e proposte significative – ha affermato l’ambasciatore –. Quest’anno la nostra partecipazione sarà anche l’occasione per ricordare l’anniversario della Carta di Ancona».
Come ogni anno non mancheranno gli attesissimi concerti all’alba al Passetto, gli incontri di approfondimento e la novità dell’anticipazione del Festival in collaborazione con Marina Dorica, tra gli spazi del porto turistico.
«Crediamo che Marina Dorica, per il suo legame naturale con il mare, sia un luogo perfetto per il Festival AdMed e con questa collaborazione vorremmo che sempre più Marina Dorica diventi un punto di aggregazione per tutta la cittadinanza», le parole del direttore di Marina Dorica, Alessandro Domogrossi.
Tra le collaborazioni, non solo Marina Dorica, ma anche quella con il Museo Omero e la rassegna Sensi d’Estate. A sottolineare quest’unione la responsabile della rassegna, Giulia Cester.
Presenti in sala Giunta del Comune molti dei partner del Festival: Raimondo Arcolai, dirigente ufficio programmazione dell’Amat, la professoressa Carla Tirelli, referente per l’Associazione italiana di Cultura Classica, e Anna Maria Renzi, ex presidente e consigliera storica dello Iom, l’Istituto oncologico marchigiano, che ha ricordato la presidente Adriana Celestini, recentemente e improvvisamente scomparsa, ed ha annunciato che durante i concerti del Festival l’Istituto porterà avanti una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi.
È stato poi il direttore artistico, Giovanni Seneca, a presentare nel dettaglio il programma del Festival, ricordando come «Adriatico Mediterraneo Festival sia entrato quest’anno a far parte dei finanziamenti triennali del Ministero della Cultura e questo consentirà di avere una migliore prospettiva di programmazione. Non a caso il Festival avrà delle date anche in autunno, divenendo una manifestazione diffusa nello spazio e nel tempo».