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Terzo Festival Regionale del Teatro in Carcere delle Marche

Terza edizione del progetto del Garante regionale dei diritti della persona delle Marche, realizzato in collaborazione con il Comune di Ancona ed attuato grazie all’associazione culturale “Aenigma”. Terminata la prima fase dell’iniziativa, l’evento pubblico conclusivo è previsto nella giornata del 17 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona.

Va in scena il “Terzo festival regionale di teatro in carcere nelle Marche”, realizzato dal Garante regionale dei diritti della persona delle Marche, Giancarlo Giulianelli, in collaborazione con il Comune di Ancona ed attuato concretamente dall’Associazione culturale cittadina universitaria “Aenigma APS”, capofila del coordinamento regionale Teatro in Carcere Marche.

Il Festival, giunto alla terza edizione dopo le esperienze del 2022 a Pesaro e del 2024 a Macerata, promuove di fatto, attraverso il linguaggio delle arti sceniche, riflessioni sul valore dei percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti.

L’avvio si è tenuto tra il 17 e il 23 maggio, quando i detenuti-attori si sono esibiti a favore di numerosi studenti frequentanti l’Università e la Scuola secondaria di primo e secondo grado in sei diversi spettacoli negli Istituti penitenziari di Fossombrone, Pesaro, Ancona Montacuto e Ancona Barcaglione.

La conclusione avverrà con la restituzione alla comunità regionale del lavoro svolto nei laboratori teatrali attivi nell’anno presso gli Istituti penitenziari marchigiani; il 17 ottobre, presso la Sala Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, i cittadini saranno chiamati a partecipare:

  • alle 10.00 alla Tavola rotonda su “Teatro, carcere e Comunità”, quale occasione di riflessione condivisa sull’essere uomo dentro e fuori il carcere,

  • e alle 21.00 alla messa in scena della rappresentazione teatrale “Voci e vite dalla cantina di Kafka”.

“Il progetto– sottolinea Giulianelli – contribuisce a perseguire l’obiettivo che mi sono dato: impegnarmi per abbattere il muro di separazione tra comunità civile e comunità carcerarie. In questo caso ciò avviene attraverso la condivisione di un’esperienza teatrale che ha il potere di mettere in contatto il dentro ed il fuori delle “mura” (detenuti con studenti, associazioni, volontari, cittadini tutti) e di diffondere una cultura del rispetto e del contrasto di ogni tipo di discriminazione”.

L’Assessore alla Cultura della Città di Ancona, Marta Paraventi, dichiara:
“In sinergia con la collega Manuela Caucci, Assessore ai Servizi Sociali, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del Garante regionale dei diritti della persona delle Marche di ospitare ad Ancona la terza edizione del Festival regionale di teatro in carcere.
Riteniamo che la pratica teatrale, strutturata attraverso percorsi laboratoriali e creativi rivolti alle persone detenute, rappresenti non soltanto un’esperienza espressiva e formativa, ma anche un potente strumento pedagogico e trasformativo.
Il carcere, infatti, può e deve diventare non solo un luogo di detenzione, ma anche un presidio culturale: uno spazio in cui le contraddizioni sociali si rielaborano e le energie latenti si trasformano in risorse costruttive.
Il linguaggio teatrale – capace di includere, dare voce, riflettere – è per noi un veicolo privilegiato di umanità e riscatto.
È in questa consapevolezza che abbiamo sostenuto con profonda convinzione la proposta del Garante, certi che Ancona possa essere il contesto giusto per accogliere, condividere e rilanciare esperienze culturali ad alto valore sociale.”

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