Grande successo al Teatro Pergolesi di Jesi, il 23 luglio, per il concerto della Stanford University Wind Symphony, l’orchestra ufficiale della Stanford University della California, e per il suo direttore Giancarlo Aquilanti, una delle figure più illustri del panorama musicale internazionale. Nato a Jesi e da anni negli Stati Uniti, dove è direttore del Programma di Teoria Musicale alla Stanford University, Aquilanti è saluto sul palco della sua città natale per un concerto straordinario nell’ambito della Festa della Musica, in collaborazione con Comune di Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini, Associazione Regionale Cori Marchigiani e AVIS Jesi
La serata ha segnato il ritorno del maestro a Jesi, in occasione della tournée italiana di 65 studenti musicisti universitari americani, in un ensemble di fiati, ottoni e percussioni noto per l’ampiezza e qualità del suo repertorio. Con loro anche il soprano Eyra Norman e un imponente coro composto da voci provenienti da tutta la regione.
Il programma ha unito capolavori della tradizione – come l’Ouverture dal Nabucco di Verdi e il Danzón n.2 di Márquez – a composizioni moderne, tra cui il suggestivo Te Deum per soprano, coro, violoncelli e wind symphony, firmato dallo stesso Aquilanti: un’opera che rappresenta in pieno la fusione tra le sue origini italiane e l’esperienza artistica americana.
«È stata una splendida serata di musica e di emozioni quella che il Maestro Giancarlo Aquilanti e la Stanford University Wind Symphony hanno eseguito al Teatro Pergolesi di Jesi», fa sapere con soddisfazione l’assessore alla cultura di Jesi, Luca Brecciaroli. Che aggiunge: «Una serata fortemente voluta dal Comune di Jesi e dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con il supporto di AVIS, che ha richiesto importanti passaggi organizzativi per ospitare oltre cento tra musicisti e corali. Tante emozioni per il ritorno a Jesi di uno dei suoi più celebri cittadini, il Maestro Aquilanti, che ha diretto un brillante e coinvolgente concerto, che il folto pubblico ha gradito ampiamente, “costringendo” l’orchestra a un doppio bis. Un grande sforzo organizzativo per un’occasione imperdibile: il professore Aquilanti nella sua Jesi e la vitalità di così tanti studenti e studentesse d’oltreoceano, anche con un messaggio di come l’arte sia occasione di incontro, scambio, conoscenza e pace».