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“Finimondo” di João Sanchez vince Interfaccia Digitale 2025

Il concorso chiude la V edizione di Videobox, festival internazionale di videodanza e nuove tecnologie promosso da Hangartfest

Si è conclusa ieri, negli spazi de La Maddalena – Centro Arti Performative, la quinta edizione di VIDEOBOX, il festival di videodanza promosso da Hangartfest e realizzato in collaborazione con la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, il CTE Square | Casa delle Tecnologie Emergenti, Deep Reality, e in partenariato con ZED Festival e NOS Collective.

La manifestazione ha proposto cinque giornate all’insegna di proiezioni, laboratori, esperienze immersive a 360° e incontri dedicati al dialogo tra danza, cinema e tecnologie emergenti.
Un percorso che ha coinvolto professionisti del settore, pubblico e studenti provenienti dalla Scuola del Libro di Urbino, dal Liceo Coreutico Marconi e dal Liceo Linguistico Mamiani, rafforzando il legame tra formazione, ricerca artistica e innovazione.

A chiudere il festival, domenica 12 ottobre, è stato il concorso Interfaccia Digitale, dedicato al sostegno della produzione di nuove opere di videodanza, che ha registrato quest’anno 1.836 candidature provenienti da 43 Paesi, sottolineando la sua cifra internazionale.

La mattinata si è aperta con la proiezione della sigla vincitrice di VIDEOBOX 2025, realizzata da Elisa Fabi, studentessa della Scuola del Libro di Urbino, seguita dalla presentazione dei dieci video finalisti del Premio e del film di danza interattivo fuori concorso Everything I Wanted to Tell You di Jessie Garon e Slone McGowan, un’opera che invita lo spettatore a scegliere i percorsi dei performer, diventando parte attiva della narrazione.
La giornata si è conclusa con la cerimonia di premiazione, durante la quale sono stati proclamati il vincitore e le menzioni speciali.

Il Premio Interfaccia Digitale 2025 è stato assegnato a Finimondo di João Sanchez (Portogallo) con la seguente motivazione:
Per l’uso acuto e perturbante del bianco e nero e per la cura della fotografia, integrata in un montaggio che, insieme a una messa in scena suggestiva, riscrive con precisione e intensità la narrazione personale dell’autore. Per la direzione attoriale, che attraverso una struttura dei movimenti non propriamente danzata restituisce con raffinatezza l’immaginario di incubi ed esseri mostruosi.
La menzione d’onore della Giuria degli Spettatori è andata al video Abbiamo lavorato tanto di Teodora Grano e Bruno Leggieri (Italia), mentre la Giuria degli Studenti ha premiato Halocline di Pablo Gonzalez Koury (Svezia).

A selezionare i 10 video finalisti e il vincitore assoluto è stata la Giuria del Premio, composta da Pedro Armocida, direttore artistico della Mostra del Nuovo Cinema, Antonio Cioffi, direttore di Hangartfest, e dai tre registi emergenti del collettivo NOS, Viola Bartolini, Elia Mazzini e Michelangelo Roseo.
I 21 lavori semifinalisti sono stati invece individuati da una Giuria Internazionale tutta al femminile, formata da figure di rilievo della danza e della videodanza: Ingvild Isaksen (Norvegia), Paula Petreca e Juliana Zelenski Alves (Brasile), Margherita Scalise (Italia-Belgio), Masako Matsushita (Giappone-Italia) e Aïda Colmenero Díaz (Spagna).

Il video vincitore sarà inserito nel programma del Pesaro Film Festival 2026 e promosso attraverso la rete di partner del Prix Vi.Da Italia.

Con la sua quinta edizione, VIDEOBOX si conferma terreno comune di scoperta e luogo di confronto condiviso, capace di coinvolgere in modo interconnesso artisti, critici, spettatori e studenti, lasciando in eredità sguardi, relazioni e possibilità che continuano a vivere anche oltre lo schermo.

Maggiori informazioni sul sito del Festival: www.hangartfest.it

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