Evento già passato
Dal 24 dicembre 2021 è possibile accedere agli spettacoli solo se in possesso di Green Pass Rafforzato, rilasciato a coloro che hanno effettuato la vaccinazione anti Covid-19 e ai guariti dal virus, e mascherina FFP2. Maggiori informazioni
Di William Shakespeare
traduzione Letizia Russo
riduzione e adattamento Andrea Baracco e Glauco Mauri
con Glauco Mauri, Roberto Sturno
e con Marco Blanchi, Dario Cantarelli, Melania Genna, Linda Gennari, Francesco Martucci, Laurence Mazzoni, Woody Neri, Giulio Petushi, Emilia Scarpati Fanetti, Francesco Sferrazza Papa
regia Andrea Baracco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Giacomo Vezzani, Vanja Sturno
luci Umile Vainieri
produzione Compagnia Mauri Sturno, Fondazione Teatro della Toscana
La più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia.
Glauco Mauri nella sua lunga carriera artistica ha dato vita a 24 personaggi shakespeariani e affronta, diretto da Andrea Baracco, per la terza volta Re Lear, la prima volta nel 1984 e la seconda nel 1999 con la sua regia, per un totale di 500 repliche. Roberto Sturno è il conte di Gloucester, al fianco di Mauri anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto.
Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro. Ed eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché? Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro. Glauco Mauri
Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell’autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante. Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile. Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l’onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri. Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare. I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.
Andrea Baracco
INFO E BIGLIETTI
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
Nel giorno di spettacolo la biglietteria osserverà il seguente orario pomeridiano:
dalle ore 16.30 ad inizio rappresentazione (anche di domenica o lunedì)
In caso di spettacolo in orario pomeridiano, la biglietteria sarà aperta alla mattina dello stesso giorno dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15
BIGLIETTI
Settore A € 30
Settore B € 24, ridotto* € 12
Settore C € 12
*riduzione valida per studenti, giovani fino a 25 anni e over 65
INFORMAZIONI
AMAT 071 2072439 www.amatmarche.net
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA via Mazzini, 8 – 63900 Fermo 0734 284295
biglietteriateatro@comune.fermo.it
RE LEAR
Dal 24 dicembre 2021 è possibile accedere agli spettacoli solo se in possesso di Green Pass Rafforzato, rilasciato a coloro che hanno effettuato la vaccinazione anti Covid-19 e ai guariti dal virus, e mascherina FFP2. Maggiori informazioni
Di William Shakespeare
traduzione Letizia Russo
riduzione e adattamento Andrea Baracco e Glauco Mauri
con Glauco Mauri, Roberto Sturno
e con Marco Blanchi, Dario Cantarelli, Melania Genna, Linda Gennari, Francesco Martucci, Laurence Mazzoni, Woody Neri, Giulio Petushi, Emilia Scarpati Fanetti, Francesco Sferrazza Papa
regia Andrea Baracco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Giacomo Vezzani, Vanja Sturno
luci Umile Vainieri
produzione Compagnia Mauri Sturno, Fondazione Teatro della Toscana
La più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia.
Glauco Mauri nella sua lunga carriera artistica ha dato vita a 24 personaggi shakespeariani e affronta, diretto da Andrea Baracco, per la terza volta Re Lear, la prima volta nel 1984 e la seconda nel 1999 con la sua regia, per un totale di 500 repliche. Roberto Sturno è il conte di Gloucester, al fianco di Mauri anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto.
Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro. Ed eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché? Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro. Glauco Mauri
Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell’autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante. Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile. Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l’onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri. Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare. I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.
Andrea Baracco
INFO E BIGLIETTI
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
Nel giorno di spettacolo la biglietteria osserverà il seguente orario pomeridiano:
dalle ore 16.30 ad inizio rappresentazione (anche di domenica o lunedì)
In caso di spettacolo in orario pomeridiano, la biglietteria sarà aperta alla mattina dello stesso giorno dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15
BIGLIETTI
Settore A € 30
Settore B € 24, ridotto* € 12
Settore C € 12
*riduzione valida per studenti, giovani fino a 25 anni e over 65
INFORMAZIONI
AMAT 071 2072439 www.amatmarche.net
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA via Mazzini, 8 – 63900 Fermo 0734 284295
biglietteriateatro@comune.fermo.it
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