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Evento già passato

quando
Venerdì 01 novembre 2024
21:00
biglietti
Biglietto unico 15 €
dove
Maddalena Centro Arti Performative – Pesaro
Piazza del Monte, 9, 61121 Pesaro PU
Pesaro

Pesaro Urbino
61121
Mappa
aderisce a 18app
no

PRIMA NAZIONALE

Lo strano caso della pietra fosforica bononiensis
di Sonia Antinori
regia Ruggero Franceschini
con Carla Manzon
e Tommaso Girardi
musiche I Fidanzati della Morte
visuals Tommaso Girardi
light designer Marco Abeti
costumi Anna Carniel
produzione MALTE – Musica Arte Letteratura Teatro Etc
con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Marche
in collaborazione con
AMAT | Comune di Pesaro | Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura

La regia di Ruggero Franceschini proietta questa dimensione poetica in una realtà contemporanea e futuribile, dove la scienza assume tratti alchemici e postumani. Un fascino antico permea la narrazione, intrecciandosi con la visione attuale e le nuove prospettive del futuro. Il suo approccio registico, creativo poliedrico attento alle estetiche del contemporaneo, traduce un testo di stampo classico, con la sua andatura in versi sciolti, in una rapsodia fantascientifica, in cui l’affioramento di modelli cinematografici permette un inatteso percorso tra i generi: dal giallo al fantasy, passando per l’horror e il romanzo di formazione. Lo spettatore è confrontato con una tempesta di stimoli che evocano atmosfere in continua trasformazione, per un viaggio immaginifico che sfonda i parametri narrativi per farsi onda visionaria. Il tappeto sonoro creato da I Fidanzati della Morte a partire da prime sperimentazioni con AI e disegnato live da Tommaso Girardi è il mezzo di un’esperienza che nutre un immaginario sinestetico e stabilisce con lo spettatore un patto che sospende una puntuale decodifica cognitiva, aprendo spazio alla dimensione emotiva.

«Il regista sembra esplodere il concetto di complessità in questo racconto in cui natura, scienza e tecnologia palesano un nuovo umanesimo digitale, reso magistralmente dall’interpretazione di Carla Manzon – sottolinea l’autrice Sonia Antinori –. L’attrice, forte dell’esperienza con alcuni maestri della ricerca teatrale di fine Novecento (Kantor, Salmon e Castri in primis) si fa tramite di un teatro in cui la parola è impulso primario dell’intera esperienza estetica. Il cesello con cui porge la storia della bambina magica – legata da un’affinità elettiva a un grande studioso della natura nello sfondo storico seicentesco – ci spinge a interrogarci sul senso dell’avventura umana, sui suoi limiti e le sue infinite possibilità».

La messa in scena fonde così il passato romantico con il presente e il domani, creando un ponte immaginario tra ciò che è stato e ciò che sarà. «La mia pratica artistica – sottolinea il regista – utilizza vari linguaggi performativi, come metodologia di ricerca, in un’evoluzione postumana della scienza. Qui mi sembrava quindi adeguato seguire l’estetica scientifica, improntata alla funzionalità e alla neutralità, per un testo come quello di Sonia Antinori che invece propone una visione panteistica, spinoziana, appunto non antropocentrica della scienza come ricerca della felicità». Un impianto registico in cui i costumi di Anna Carniel assumono una funzione concettuale e simbolica; così le musiche originali de I Fidanzati della Morte (collettivo di musicisti e sound design di Treviso) svolgono un ruolo essenziale nellestetica che combina tradizione e innovazione.

Il testo trae ispirazione da un episodio storico reale: nel 1602, Vincenzo Casciarolo, un calzolaio bolognese, raccogliendo pietre nei calanchi del Monte Paderno per estrarne pigmenti, scoprì la “pietra della meraviglia” – la spongia solis o lapis bononiensis – una barite dalle straordinarie proprietà fosforescenti. La scoperta attirò l’attenzione di scienziati e filosofi, tra cui Galileo e Goethe, e alimentò speranze e miti tra alchimisti e cercatori di tesori. In questo cristallo, molti vedevano un simbolo della pietra filosofale, capace di trasformare la materia e rivelare segreti nascosti nelle viscere della terra.

Sonia Antinori, autrice del testo, aggiunge un tocco personale alla vicenda storica immaginando la presenza di una sorella fittizia di Casciarolo, figura femminile coraggiosa e innocente. Attraverso la sua narrazione, la protagonista compie un viaggio interiore e fisico verso la libertà, bilanciando il desiderio di esplorazione con le paure e i rischi dell’ignoto. Con un espediente classico della letteratura il personaggio rappresenta la forza e la resilienza femminile, ma anche la capacità dell’essere umano di trasformarsi attraverso la conoscenza.


Info e biglietti
€ 15 intero € 10 ridotto (under 30 over 65)
www.liveticket.it

INFO E PRENOTAZIONI
prenotazioni@maltezoo.eu

 

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Venerdì 01 novembre 2024
Maddalena Centro Arti Performative – Pesaro Pesaro (Pesaro Urbino)

LA MERAVIGLIA

PRIMA NAZIONALE

Lo strano caso della pietra fosforica bononiensis
di Sonia Antinori
regia Ruggero Franceschini
con Carla Manzon
e Tommaso Girardi
musiche I Fidanzati della Morte
visuals Tommaso Girardi
light designer Marco Abeti
costumi Anna Carniel
produzione MALTE – Musica Arte Letteratura Teatro Etc
con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Marche
in collaborazione con
AMAT | Comune di Pesaro | Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura

La regia di Ruggero Franceschini proietta questa dimensione poetica in una realtà contemporanea e futuribile, dove la scienza assume tratti alchemici e postumani. Un fascino antico permea la narrazione, intrecciandosi con la visione attuale e le nuove prospettive del futuro. Il suo approccio registico, creativo poliedrico attento alle estetiche del contemporaneo, traduce un testo di stampo classico, con la sua andatura in versi sciolti, in una rapsodia fantascientifica, in cui l’affioramento di modelli cinematografici permette un inatteso percorso tra i generi: dal giallo al fantasy, passando per l’horror e il romanzo di formazione. Lo spettatore è confrontato con una tempesta di stimoli che evocano atmosfere in continua trasformazione, per un viaggio immaginifico che sfonda i parametri narrativi per farsi onda visionaria. Il tappeto sonoro creato da I Fidanzati della Morte a partire da prime sperimentazioni con AI e disegnato live da Tommaso Girardi è il mezzo di un’esperienza che nutre un immaginario sinestetico e stabilisce con lo spettatore un patto che sospende una puntuale decodifica cognitiva, aprendo spazio alla dimensione emotiva.

«Il regista sembra esplodere il concetto di complessità in questo racconto in cui natura, scienza e tecnologia palesano un nuovo umanesimo digitale, reso magistralmente dall’interpretazione di Carla Manzon – sottolinea l’autrice Sonia Antinori –. L’attrice, forte dell’esperienza con alcuni maestri della ricerca teatrale di fine Novecento (Kantor, Salmon e Castri in primis) si fa tramite di un teatro in cui la parola è impulso primario dell’intera esperienza estetica. Il cesello con cui porge la storia della bambina magica – legata da un’affinità elettiva a un grande studioso della natura nello sfondo storico seicentesco – ci spinge a interrogarci sul senso dell’avventura umana, sui suoi limiti e le sue infinite possibilità».

La messa in scena fonde così il passato romantico con il presente e il domani, creando un ponte immaginario tra ciò che è stato e ciò che sarà. «La mia pratica artistica – sottolinea il regista – utilizza vari linguaggi performativi, come metodologia di ricerca, in un’evoluzione postumana della scienza. Qui mi sembrava quindi adeguato seguire l’estetica scientifica, improntata alla funzionalità e alla neutralità, per un testo come quello di Sonia Antinori che invece propone una visione panteistica, spinoziana, appunto non antropocentrica della scienza come ricerca della felicità». Un impianto registico in cui i costumi di Anna Carniel assumono una funzione concettuale e simbolica; così le musiche originali de I Fidanzati della Morte (collettivo di musicisti e sound design di Treviso) svolgono un ruolo essenziale nellestetica che combina tradizione e innovazione.

Il testo trae ispirazione da un episodio storico reale: nel 1602, Vincenzo Casciarolo, un calzolaio bolognese, raccogliendo pietre nei calanchi del Monte Paderno per estrarne pigmenti, scoprì la “pietra della meraviglia” – la spongia solis o lapis bononiensis – una barite dalle straordinarie proprietà fosforescenti. La scoperta attirò l’attenzione di scienziati e filosofi, tra cui Galileo e Goethe, e alimentò speranze e miti tra alchimisti e cercatori di tesori. In questo cristallo, molti vedevano un simbolo della pietra filosofale, capace di trasformare la materia e rivelare segreti nascosti nelle viscere della terra.

Sonia Antinori, autrice del testo, aggiunge un tocco personale alla vicenda storica immaginando la presenza di una sorella fittizia di Casciarolo, figura femminile coraggiosa e innocente. Attraverso la sua narrazione, la protagonista compie un viaggio interiore e fisico verso la libertà, bilanciando il desiderio di esplorazione con le paure e i rischi dell’ignoto. Con un espediente classico della letteratura il personaggio rappresenta la forza e la resilienza femminile, ma anche la capacità dell’essere umano di trasformarsi attraverso la conoscenza.


Info e biglietti
€ 15 intero € 10 ridotto (under 30 over 65)
www.liveticket.it

INFO E PRENOTAZIONI
prenotazioni@maltezoo.eu

 

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