Evento già passato
A Venerdì 29 novembre 2024
21:00
di Tommaso Mattei
con Alessandro Preziosi, Nando Paone
e con Arianna Primavera, Roberto Manzi, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto
abiti di scena Cittadellarte Fashion B.E.S.T.
direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Maggi
regia Alessandro Preziosi
assistente alla regia Roberto Manzi
coordinamento editoriale Chiara Belilti
assistente Michelangelo Pistoletto, Alessandro Lacirasella
produzione Pato, TSV-Teatro Stabile del Veneto – Teatro della Toscana
In Re Lear, sia l’ordine medievale che quello rinascimentale dei valori si disintegrano. Tutto ciò che rimane alla fine di questa incredibile carnevalesca pantomima è la terra vuota e sanguinante. Su questa terra apocalittica, il Re, il Matto, il Servo e il Pazzo continuano all’infinito il loro “dialogo distratto.”
Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Lear accompagnato dal conte di Kent, (sotto le mentite spoglie di un servo) e dal fedele Fool (che interpreta qui quasi un alter ego dell’esilio della fedele figlia Cordelia), assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale.
In The Invention of the Human Harold Bloom scrive: “Entriamo piangendo alla nostra nascita, sapendo con Lear che la creazione e la caduta sono simultanee“. Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta quel povero re subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, non percepisce il dolore, comprende che il suo vero dolore è più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine Lear deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione.
A pagare le conseguenze della “cecità” dei genitori, saranno i figli.
La tragedia di Re Lear è sempre stata riconosciuta come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione.
Soprattutto nel XX secolo, la popolarità del dramma è cresciuta esponenzialmente. Con l’avvento
dell’esistenzialismo in filosofia, le considerazioni di Lear sull’essere e sul “nulla” sembrarono stranamente
appropriate e di fatto, opere come Aspettando Godot di Beckett potrebbero essere viste come una forma di
riscrittura del King Lear. Proprio come Vladimir ed Estragon di Aspettando Godot di Samuel Beckett i personaggi di Aspettando Re Lear sembrano ereditare e abitare il vuoto che rimane dopo la sublime tragedia del premonitore Re Lear di Shakespeare.
Quando tutto è andato perduto nel mondo instabile di Lear, non rimane nulla, ed è proprio questo nulla con cui prima di tutti Edgar, dovrà fare i conti. Lear è l’incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell’era europea allo stesso tempo. La sua morte denoterà la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel nulla.
“Nulla“ è una parola e un concetto insolitamente onnipresente sia in Re Lear che in Aspettando Godot. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade dopo che “il vecchio cade”.
Info e biglietti
VENDITA DAL 22 OTTOBRE
I settore 23 € – ridotto 18 €
II settore 18 € ridotto 12 €
loggione 8 €
Riduzione valida per under 25, over 65, possessori card McCult, possessori Marche Cultura Card, studenti universitari, possessori Carta Regionale dello Studente e convenzionati.
BIGLIETTERIA DEI TEATRI
dal martedì al sabato
dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
BIGLIETTERIA TEATRO LAURO ROSSI
0733 256306 la sera di spettacolo dalle 20
la domenica di spettacolo dalle ore 15.30
VENDITA ONLINE
www.vivaticket.com
AMAT 071 2072439
www.amatmarche.net
Biglietteria dei Teatri 0733 230735
piazza Mazzini, 10 Macerata
A Venerdì 29 novembre 2024
ASPETTANDO RE LEAR
MACERATA TEATRO - TEATRO LAURO ROSSI - STAGIONE 24/25
di Tommaso Mattei
con Alessandro Preziosi, Nando Paone
e con Arianna Primavera, Roberto Manzi, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto
abiti di scena Cittadellarte Fashion B.E.S.T.
direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Maggi
regia Alessandro Preziosi
assistente alla regia Roberto Manzi
coordinamento editoriale Chiara Belilti
assistente Michelangelo Pistoletto, Alessandro Lacirasella
produzione Pato, TSV-Teatro Stabile del Veneto – Teatro della Toscana
In Re Lear, sia l’ordine medievale che quello rinascimentale dei valori si disintegrano. Tutto ciò che rimane alla fine di questa incredibile carnevalesca pantomima è la terra vuota e sanguinante. Su questa terra apocalittica, il Re, il Matto, il Servo e il Pazzo continuano all’infinito il loro “dialogo distratto.”
Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Lear accompagnato dal conte di Kent, (sotto le mentite spoglie di un servo) e dal fedele Fool (che interpreta qui quasi un alter ego dell’esilio della fedele figlia Cordelia), assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale.
In The Invention of the Human Harold Bloom scrive: “Entriamo piangendo alla nostra nascita, sapendo con Lear che la creazione e la caduta sono simultanee“. Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta quel povero re subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, non percepisce il dolore, comprende che il suo vero dolore è più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine Lear deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione.
A pagare le conseguenze della “cecità” dei genitori, saranno i figli.
La tragedia di Re Lear è sempre stata riconosciuta come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione.
Soprattutto nel XX secolo, la popolarità del dramma è cresciuta esponenzialmente. Con l’avvento
dell’esistenzialismo in filosofia, le considerazioni di Lear sull’essere e sul “nulla” sembrarono stranamente
appropriate e di fatto, opere come Aspettando Godot di Beckett potrebbero essere viste come una forma di
riscrittura del King Lear. Proprio come Vladimir ed Estragon di Aspettando Godot di Samuel Beckett i personaggi di Aspettando Re Lear sembrano ereditare e abitare il vuoto che rimane dopo la sublime tragedia del premonitore Re Lear di Shakespeare.
Quando tutto è andato perduto nel mondo instabile di Lear, non rimane nulla, ed è proprio questo nulla con cui prima di tutti Edgar, dovrà fare i conti. Lear è l’incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell’era europea allo stesso tempo. La sua morte denoterà la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel nulla.
“Nulla“ è una parola e un concetto insolitamente onnipresente sia in Re Lear che in Aspettando Godot. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade dopo che “il vecchio cade”.
Info e biglietti
VENDITA DAL 22 OTTOBRE
I settore 23 € – ridotto 18 €
II settore 18 € ridotto 12 €
loggione 8 €
Riduzione valida per under 25, over 65, possessori card McCult, possessori Marche Cultura Card, studenti universitari, possessori Carta Regionale dello Studente e convenzionati.
BIGLIETTERIA DEI TEATRI
dal martedì al sabato
dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
BIGLIETTERIA TEATRO LAURO ROSSI
0733 256306 la sera di spettacolo dalle 20
la domenica di spettacolo dalle ore 15.30
VENDITA ONLINE
www.vivaticket.com
AMAT 071 2072439
www.amatmarche.net
Biglietteria dei Teatri 0733 230735
piazza Mazzini, 10 Macerata
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