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OLTRE CONFINE – RASSEGNA CONCERTI ESTIVI

“Oltre confine – La musica e i luoghi dell’arte”

I concerti estivi 2024 degli Amici della Musica “Guido Michelli”.

Una rassegna “diversa”, fresca e appassionante, quattro concerti con una grande varietà di programmi, musicisti e luoghi, ecco la nuova stagione estiva degli Amici della Musica “Guido Michelli” ad Ancona. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito.

La rassegna è realizzata grazie al sostegno del Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura.

Collaborazioni con Accademia d’Arte Lirica di Osimo; Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”, Asolo Musica;

Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini”; Museo Omero; Festival Musica con Vista – Festival di musica nei luoghi più suggestivi d’Italia, promosso dal Comitato AMUR (Associazioni Musicali in Rete), in collaborazione con le Dimore del Quartetto e l’Associazione Dimore Storiche Italiane.

Oltre confine – La musica e i luoghi dell’arte” è la nuova rassegna estiva degli Amici della Musica “Guido Michelli”, curata dal direttore artistico Fabio Tiberi.

L’iniziativa porta nel titolo il senso dei quattro concerti che la compongono, in cui ognuno a modo suo declina il superamento di un confine, quindi un “oltre”, che può essere quello della musica intesa solo come “classica”, o della sola esecuzione musicale, un “oltre” gli strumenti usuali, o quello di un solo luogo.

Una delle novità è infatti la dislocazione dei vari concerti in luoghi diversi: Chiesa di Santa Maria della Piazza, Chiesa di Santa Maria a Portonovo, Corte della Mole Vanvitelliana, tutti alle ore 21 e tutti sono ad ingresso gratuito.

Il primo concerto, il 27 giugno, è quello della vincitrice del prestigioso Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini” di Fermo, la diciannovenne Yume Zamponi, straordinaria violinista, che presenta un bellissimo e vario programma che alterna il violino solo con il duo con pianoforte assieme alla pianista giapponese Mari Fujino (diplomata tra l’altro alla prestigiosa Accademia pianistica di Imola), con musiche di Ernst, Ysaÿe, Enescu, Brahms, Milstein. Il concerto si terrà nella Chiesa di Santa Maria della Piazza alle ore 21.

Yume Zamponi è italo-giapponese, nata nel 2005 ad Assisi (ma cresciuta a Fermo). Ha iniziato a studiare il violino all’età di 3 anni con Eloise Hellyer. Entra poi nella classe di Paola Besutti presso il Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena e successivamente prosegue i suoi studi con lei a Firenze. Nel 2020 le è stato assegnato un posto presso la prestigiosa Yehudi Menuhin School con la Prof. Ning Kam e successivamente con la Prof. Lutsia Ibragimova e la Prof. Akiko Ono.

Yume ha fatto il suo debutto pubblico al concorso Adotta un Musicista” nel 2016, vincendo il primo premio e da allora ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui il concorso internazionale di violino Andrea Postacchini nel 2024, diventando la prima partecipante e vincitrice fermana nella storia del concorso.

Nel 2020, Yume è stata invitata a partecipare al programma dell’orchestra junior dell’illustre festival di Verbier, nonché all’orchestra giovanile RCO del Concertgebouw.
Yume ha collaborato con artisti come Ioan Davies, Ashley Wass, Robert Levin, Marcel Baudet e il famoso produttore musicale Andrew Keener.

Ciò le ha dato anche la possibilità di esibirsi in luoghi come la stimata Kings Place Hall di Londra, Studio Annette di Tel Aviv, il Festival di Gstaad in Svizzera, la Berliner Philharmonie e la Pierre Boulez Saal di Berlino. Yume ha ricevuto indicazioni e partecipato a masterclass con molti grandi musicisti come Daniel Barenboim, Pavel Vernikov, Maxim Rysanov, Barnabás Keleman ed Emmanuel Pahud.

Yume attualmente studia alla Barenboim-Said Academy con la prof. Mihaela Martin e suona uno strumento gentilmente concesso in uso dall’associazione J&A Bears di Londra.

Il secondo concerto, mercoledì 3 luglio, anche questo nella Chiesa di Santa Maria della Piazza alle ore 21, vede protagonista Maria Salvatori, violoncellista scelta da Mario Brunello tra i partecipanti all’alto perfezionamento alla V Masterclass di violoncello I Suoni dei Borghi” (2023), che la Società Amici della Musica Guido Michelli” organizza annualmente a San Ginesio e nei luoghi del cratere colpiti dal terremoto del 2016.

Ventenne fiorentina, Maria Salvatori creerà un legame con il pubblico anche parlando dei brani del suo programma, spiegandone l’originale formulazione, in cui DallAbaco, Bach, Hindemith, Gubajdulina, Casals e Cassadò, tra Barocco e Novecento, tra Germania, Spagna, e Russia, sembrano essere tante tessere di un centone da lei creato.

Straordinario talento, Maria inizia lo studio del violoncello alletà di cinque anni, dimostrando fin da subito un talento particolare, che la porta ben presto ad ottenere significativi riconoscimenti.

Nel 2016 vince la borsa di studio come migliore studente in assoluto della Scuola di Musica di Fiesole che frequenta nella classe di Marianne Chen prima e Luca Provenzani poi; nel 2017 inizia a studiare con Ivan Monighetti a Basilea.
Nel 2021 vince la borsa di studio per lingresso alla Escuela de Música Reina Sofia di Madrid che frequenta da settembre 2021. Ha partecipato a masterclasses con Natalia Gutman, D. Geringas, Franz Helmerson, Giovanni Sollima, Mario Brunello.

Maria ha vinto premi nazionali ed internazionali come il primo premio al Concorso Nazionale Riviera Etrusca”, il primo premio al 7° Concorso Internazionale Antonio Salieri”, il primo premio all11° Concorso Internazionale Antonio Janigro” in Croazia, il primo premio assoluto al XII Premio Crescendo – Città di Firenze nel 2021 e il terzo premio al 4th Penderecki International Cello Competition di Cracovia nel 2023.

Nel 2019 ha vinto laudizione come primo violoncello della Royal Concertgebouw Youth Orchestra di Amsterdam e nel 2020 quella per lo stesso ruolo nella Verbier Festival Junior Orchestra (VFJO).
Nel 2022 Rai Radio 3 dedica a lei una puntata de La Stanza della Musica” .

Suona da solista e in varie formazioni da camera esibendosi in importanti istituzioni concertistiche quali il Teatro La Fenice di Venezia, gli Amici della Musica di Firenze, la Filarmonica Romana, il Cantiere Internazionale darte di Montepulciano e il Dresden Music Festival.

Dal 2020 beneficia di una borsa di studio della Internationale Musikakademie in Liechtestein.

Decisamente diverso il terzo concerto della rassegna, martedì 9 luglio questa volta a Portonovo, nella Chiesa di Santa Maria sempre alle 21, che vede insieme l’eclettico percussionista Alfredo Laviano, amandolese, e Mayke Rademakers, una talentuosa violoncellista olandese. La loro proposta artistica, che si intitola “Dialogue” e comprende brani da loro composti, mira a unire l’improvvisazione e la musica classica attraverso una collaborazione unica tra Mayke Rademakers, una talentuosa violoncellista, e una fusione di pentole e percussioni. L’essenza del progetto è creare un’atmosfera di libertà e conversazione, spingendo i confini della tradizione e dell’improvvisazione. Questa fusione di stili permette di superare le barriere musicali convenzionali, offrendo un’esperienza di ascolto dove il violoncello e le percussioni si fondono in un dialogo sonoro spontaneo. Con Dialogue”, l’”oltre confine” è la sfida alla norma, dimostrando che improvvisazione e tradizione possono coesistere armoniosamente, invitando gli ascoltatori a sperimentare la bellezza dell’inatteso.

Alfredo Laviano (Amandola 1967) è cresciuto in un ambiente frequentato da artisti e musicisti. Inizia a studiare musica da bambino sotto la guida del nonno paterno, maestro di clarinetto.

Nel 1994 si diploma in strumenti a percussione al Conservatorio Rossini. Suona e collabora con musicisti di fama internazionale in Italia e all’estero.

Parallelamente alla musica, fin da bambino mostra un forte interesse per la natura e le arti figurative; frequenta l’Istituto d’Arte, dove conosce il Maestro G. Pende, che svolge un ruolo fondamentale nella sua vita, spronandolo dal punto di vista artistico e non solo.

Tuttavia, il suo rapporto con la pittura è conflittuale: nel corso della sua vita ha lunghi periodi di pausa e riflessione.

Alcune delle sue opere sono state utilizzate per copertine di libri, CD ed etichette di vini.

La sua prerogativa è quella di essere un artista poliedrico, istintivo e inquieto; si esprime con lo stesso slancio e passione in tutte le forme d’arte: musica e pittura che egli stesso considera forme espressive simili e complementari.

Mayke Rademakers ha ricevuto le prime lezioni di violoncello dal violoncellista ungherese György Schiffer. Dall’età di 16 anni ha frequentato le masterclass di André Navarra presso la scuola estiva dell’Accademia Chigiana di Siena, in Italia. Ha poi studiato con André Navarra a Vienna. Dopo due anni ha continuato i suoi studi con William Pleeth a Londra e con una borsa di studio Fulbright con János Starker. Il suo esame finale presso l’Accademia di Musica di Utrecht è stato superato con lode.

Rademakers ha tenuto numerosi recital, concerti di musica da camera, trasmissioni e concerti solistici in Europa e al Festival di Aspen. Insieme al suo pianista in duo Matthijs Verschoor è stata premiata con la medaglia d’argento dalla Societé Academique Arts -Sciences-Lettres di Parigi per il loro impegno nella musica francese.

Recentemente si esibisce con il Gauguin Ensemble, con la pianista Loes van Ras e la clarinettista Yfynke Hoogeveen.

L’ultimo concerto, alla corte della Mole, mercoledì 17 luglio, alle ore 21, chiude la rassegna con l’incontro di due importantissime istituzioni formative, l’Accademia dArte Lirica di Osimo e lAccademia Internazionale di Imola Incontri con il Maestro”, che presentano un loro progetto in collaborazione con la Società Amici della Musica Guido Michelli” di Ancona, il Museo Omero di Ancona e Asolo Musica. Jennifer Turri, soprano e Martin Csölley baritono, insieme ai pianisti, Ludovico Falqui Massidda Mayaka Nakagawa, si alterneranno per incantarci con un incantevole e raffinatissimo programma di musica francese tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con i sempre amati Fauré, Ravel, Saint- Saëns.

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