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Nasce a Jesi l’opera “Il giudizio di Paride” con la musica di Paolo Marchettini e il libretto di Fabio Ceresa

Sabato 29 novembre ore 20,30 e domenica 30 novembre ore 16, anteprima il 27 novembre ore 16, debutta al Teatro Pergolesi di Jesi, per la 58/a Stagione Lirica di Tradizione, un titolo d’opera al debutto assoluto, appositamente commissionato dalla Fondazione Pergolesi Spontini: “Il Giudizio di Paride. Processo a un deicida”, libretto di Fabio Ceresa, e musica di Paolo Marchettini, compositore italiano, oggi residente a New York, docente presso la Manhattan School of Music.

Per Marchettini, si tratta del secondo titolo d’opera, dopo “L’Aggiustafavole” (2009) su libretto di Elio Pecora. Per Ceresa, sono già una decina i libretti d’opera a sua firma pubblicati e rappresentati (Opera di San Francisco, Carlo Felice di Genova, Comunale di Bologna, Festival della Valle d’Itria, Lirico di Cagliari, Verdi di Trieste).

Il nuovo titolo sarà diretto da Gianluca Martinenghi, sul podio del Time Machine Ensemble e alla guida di una giovane compagnia di canto composta da Laura Stella (Hera), Gaia Cardinale (Atena), Elena Antonini (Afrodite), Benedetta Mazzetto (Artemide/Apollo), Mattia Fiocco (Asclepio/Zeus), Alessandro Abis (Zeus).

La regia è di Fabio Ceresa, scene e costumi sono affidati, rispettivamente, a Bruno Antonetti e Giulia Negrin, vincitori della V edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.

Il testo descrive un processo contro Paride, accusato di deicidio per la morte di Achille. Sullo scranno del giudice siede Hera, a rappresentare l’accusa è Atena, alla difesa Afrodite, testimoni Apollo, Artemide, Asclepio e persino Zeus. Ma la sentenza non spetta agli dèi. Sarà il pubblico a decidere se Paride sia colpevole o innocente.

La struttura richiama i meccanismi del legal drama, alternando solennità, ironia e comicità, in una cornice mitologica che diventa riflessione sul libero arbitrio e il destino.


PAOLO MARCHETTINI
Compositore

Paolo Marchettini, compositore e clarinettista, è nato a Roma. Si avvicina alla musica attraverso lo studio del pianoforte cui seguirà quello del clarinetto e della composizione. Presso il Conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma si diploma, con il massimo dei voti, in Composizione (con Ivan Vandor, Luciano Pelosi), Musica Corale e Direzione di Coro (con Claudio Dall’Albero) e Clarinetto (con Gaetano Russo). Si perfeziona in Composizione presso l’“Accademia Nazionale di Santa Cecilia” con Azio Corghi e a New York con Richard Danielpour.

La sua musica riceve numerosi consensi sia in Italia sia all’estero. Il suo Concerto per violino e orchestra è premiato nell’edizione 2005 del Queen Elisabeth Competition di Brussels. Nel 2011 è vincitore del Manhattan Prize di New York, con Septem Vitia Capitalia per quartetto d’archi. Mercy, per orchestra, riceve il premio Play it! 2012.

I suoi lavori sono eseguiti dall’Orchestra Regionale Toscana, Orchestra Sinfonica di Radio Sofia, MSM Symphony Orchestra, Nuova Orchestra Scarlatti, Orchestra Camerata Italica, Banda dell’Esercito Italiano, Algoritmo Ensemble, Freon Ensemble, il gruppo Musica d’Oggi etc., in prestigiosi auditori quali Auditorium Parco della Musica, Teatro Tese delle Vergini (Biennale di Venezia 2007), Sala Casella (Roma), Teatro Verdi (Firenze), Auditorium Rai (Napoli), Borden Hall e Greenfield Hall, Manhattan School of Music (New York), Hofstra University (New York), The Graduate Center Cuny University (New York), National Sawdust (New York), Italian Institute (Londra), e trasmessi da Radiotre, Radio Vaticana, BR Klassik e Radio Svizzera.

Suoi lavori sono pubblicati con Edizioni Curci e Raicom.

Per diversi anni è stato assistente e collaboratore del compositore e direttore d’orchestra Flavio Emilio Scogna e, in America, del compositore Richard Danielpour (allievo di Leonard Bernstein).

È l’unico italiano ad aver pubblicato l’intero ciclo di 24 preludi e fuga (Edizioni Curci).

Svolge inoltre un’intensa attività come strumentista, sia in formazioni da camera, sia come solista. Ha collaborato in qualità di interprete con compositori quali Ennio Morricone, Goffredo Petrassi, Luciano Berio, Sylvano Bussotti e molti altri.

Ha insegnato presso i Conservatori di Campobasso e Cosenza. Trasferitosi a New York, è stato insegnante di composizione e teoria presso Berklee College (Boston) e attualmente presso la Manhattan School of Music (New York).


FABIO CERESA
librettista d’opera, regista

Fabio Ceresa è un regista e librettista d’opera pluripremiato, rinomato per le sue produzioni innovative che uniscono la tradizione classica a una visione contemporanea. Crede nel potere trasformativo dell’opera, capace di connettere il passato con il presente. Le sue produzioni sono celebrate per le immagini evocative, la profondità emotiva e l’esplorazione della condizione umana attraverso la musica e la rappresentazione scenica. L’approccio spesso consiste nel reinterpretare opere classiche con una sensibilità moderna, creando esperienze immersive che risuonano con pubblici diversi.

Nato il 21 agosto 1981 a Rivolta d’Adda, ha sviluppato fin da giovane una passione per l’opera. Ha perfezionato la sua arte al Teatro alla Scala di Milano, collaborando con rinomati registi come Luca Ronconi, Deborah Warner e Peter Stein. Dal 2008 al 2014 ha lavorato come assistente alla regia alla Scala, contribuendo alla ripresa di storiche produzioni di Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli e Jean-Pierre Ponnelle.

Il suo lavoro è stato presentato su palcoscenici in tutta Italia e all’estero, tra cui il Teatro Regio di Torino, La Fenice di Venezia, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Opéra de Lausanne, il Wexford Festival Opera e la Korean National Opera.

Oltre all’attività di regista, è un affermato librettista, con opere rappresentate nei principali teatri d’opera del mondo. La sua passione per la letteratura e le arti visive influenza profondamente le sue creazioni artistiche, arricchendo la sua narrazione di profondità e sfumature.

Attualmente residente in Italia, Ceresa continua a innovare nel campo dell’opera e della narrazione, fondendo armoniosamente tradizione e prospettive contemporanee.

Vincitore dell’International Opera Award come Miglior Giovane Regista, ha ottenuto il plauso della critica per le sue produzioni innovative. I progetti futuri includono Otello alla Fenice di Venezia, Faust al Teatro Massimo di Palermo e Carmen al Teatro dell’Opera di Roma. Queste produzioni testimoniano il suo costante impegno per l’eccellenza e la ricerca artistica.

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