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Il 40° Monsano Folk Festival nel ricordo di Valeria Moriconi, anima di teatro, voce di universi

“Fare un Festival, di questi tempi, ha un valore anche politico.
Perché è un modo di combattere, non solo la crisi, ma anche il silenzio.”

Amedeo Fago

E siamo arrivati a quaranta! Quaranta edizioni ininterrotte, dalla prima storica del 1986 (lunedì 16 agosto), quando nella Piazzetta Matteotti, con il Concerto Macina e il gruppo francese della Lyonesse Ramo di fiori e rrose d’amor… / Branche de fleurs et roses d’amour…, partì la prima edizione del Festival, fortemente voluta dall’allora Assessore alla Cultura Enzo Zenobi.

L’edizione di quest’anno, dopo quarant’anni di (r)esistenza, oltre ad essere dedicata a Valeria Moriconi – nostra grande e indimenticabile amica – sarà un’edizione straordinaria, incentrata per la maggior parte su La Macina e sulla riproposta dei suoi più significativi successi: da La Macina in famiglia, a La Macina à la carte al balcone, Concerto de la Memoria e del Ricordo, La filandrà è ‘na galera…, Nave che porti al niente, Concerto dell’Alba, fino al tradizionale Concerto Macina-Gang.

Il Festival, voluto dal Comune di Monsano (AN), con il patrocinio della Regione Marche e della Fondazione Pergolesi-Spontini, è curato dal Centro Tradizioni Popolari e diretto artisticamente da Gastone Pietrucci. Si aprirà sabato 2 agosto e si concluderà sabato 23 agosto 2025 a Monsano. L’edizione è dedicata a Valeria Moriconi, anima di teatro, voce di universi.

Il Monsano Folk Festival si distingue nel panorama italiano per la sua formula originale di dialogo e confronto tra la musica degli autentici portatori della tradizione e quella dei gruppi e interpreti del folk-revival, in un accostamento di pari dignità, di grande interesse culturale e valore scientifico.

Un Festival singolare, che per la libertà e la spontaneità con cui è organizzato e vissuto, si distingue nettamente dall’attuale, sconfortante panorama di falsificazione e massificazione operato sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare.

Un Festival che unisce tradizione e innovazione, pensato per tutti, ma anche per spettatori anomali, curiosi, vivi, cacciatori di sorprese.

In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, è un Festival che difende con tenacia la propria esistenza e identità. Un Festival “resistente”, ancora una volta limitato dalle difficoltà economiche che attraversano l’Italia, e soprattutto tutto ciò che riguarda la cultura in questo nostro Bel Paese.

Nonostante tutto, anche quest’anno, abbiamo cercato di offrire un cartellone più che dignitoso per questo “piccolo-grande” Festival, unico nel suo genere, che ha sempre basato la propria identità e autorevolezza sulla testa, sulle idee, sull’inventiva, e sulla continua capacità di reinventarsi.

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