Ancona, 13 giugno 2025
Si conclude con lo sviluppo di 8 iniziative di welfare culturale a livello europeo il percorso di PerFare, il progetto coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo e sostenuto dai fondi di Europa Creativa, che in 36 mesi di attività ha operato in 5 Paesi europei (Italia, Portogallo, Romania, Svezia e Ungheria) con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale di persone con disabilità, appartenenti a minoranze e a gruppi socialmente emarginati, attraverso la cultura, le arti performative e il dialogo interculturale.
PerFare – Performing arts to promote social welFare access in Europe è il secondo progetto europeo vinto dal Consorzio Marche Spettacolo in quanto coordinatore, che ha stimolato l’ulteriore spinta internazionale della rete, grazie anche alle visite studio nei Paesi coinvolti, importanti momenti di scambio e formazione per i partner.
“Un progetto che ha permesso un confronto diretto tra enti dello spettacolo/arte e mondo sanitario a livello europeo per scoprire quanto possa essere immediato il benessere che riceviamo dalla pratica artistica. Un beneficio che coinvolge non solo il “paziente” o utente di determinate strutture sanitarie, ma anche chi offre ed organizza ogni tipo di azione messa in campo per alleviare, sostenere, distrarre e continuare a far sognare ognuno di noi. Esempi concreti che possono essere realizzati, senza costi esorbitanti ma solo pensando e lavorando in modo coordinato e integrato. Cultura e sociale, cultura e mondo sanitario, insieme anche per prevenire futuri e più complessi costi sanitari” afferma la Presidente del CMS Katiuscia Cassetta.
In Italia, più specificamente nelle Marche, il Consorzio Marche Spettacolo ha scelto le associazioni Piombini Sensini ETS, sita a Macerata, e Un Battito di Ali ONLUS di Jesi, operante all’interno del reparto di cardiochirurgia dell’Ospedale di Torrette di Ancona, come partner, realtà per le quali le Associazioni culturali Rovine Circolari and Gruppo Danza Oggi hanno sviluppato dei progetti artistici a beneficio delle persone ospitate o curate presso le due istituzioni.
Il progetto di Rovine Circolari, ideato ed implementato dalla regista teatrale Isabella Carloni per Piombini Sensini si è svolto coinvolgendo 4 comunità di minorenni e adulti che vivono situazioni di difficoltà personale o familiare, di emarginazione sociale o sofferenza psicofisica, suddivise per fasce d’età, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle situazioni di disagio sociale i linguaggi e le competenze delle arti performative, attraverso laboratori di esperienza creativa divisi secondo fasce di età delle persone accolte nelle strutture dell’Associazione Piombini Sensini.
Ad Ancona, l’azione di danza contemporanea progettata dal Gruppo Danza Oggi per Un Battito di Ali ha adottato un approccio immersivo direttamente a contatto con i degenti del reparto di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita c/o Ospedali Riuniti di Ancona, attraverso incursioni emozionali immersive progettate per creare un’interazione
profonda, offrendo ai pazienti la possibilità di rispecchiarsi nei movimenti coreografici e di esplorare nuove forme di comunicazione non verbale.
Tra le azioni pilota attivate a livello europeo, troviamo “Aqui Contigo” – Il suono come ultimo giro, in cui alcuni musicisti hanno lavorato per raccontare la storia sonora dei pazienti in fase terminale dell’Ospedale di Pombal (Portogallo) insieme alle loro famiglie; “VIA – Vivência Integral Artística”, un progetto rivolto ai caregiver informali del Comune di Lisbona, basato sulla danza come movimento di totalità, creativo e rigenerativo, che integra corpo, emozioni e mente; ”Storie dall’archivio corporeo”, dedicato agli anziani affetti da demenza in una casa di cura a Malmö (Svezia); il progetto “Pensiero critico ed educazione civica per bambini e adolescenti” in cui sono stati avviati laboratori settimanali di animazione, musica e filosofia per bambini dai 3 agli 11 anni che vivono nella comunità ROM di Pata Rât (Romania); le due iniziative svolte a Budapest: “Dal a szívnek”, una serie di workshop in cui gli ospiti della casa di riposo Vazsonyi Vilmos Vazsonyi cantano e ballano insieme evocando il rituale e l’atmosfera del canto attorno al fuoco in uno spazio comunitario, e “Ho portato un bambino in questo mondo”, un esperimento artistico partecipativo e site-specific con lo scopo di presentare e allentare i tabù che circondano il sistema ostetrico ungherese, i modelli materni socialmente imposti e la maternità, lavorando specialmente con le donne ROM, principali vittime di pregiudizi e modelli patriarcali sistemici.
Secondo la Direttrice del CMS Lucia Chiatti, il progetto PerFare “ha saputo creare punti di contatto tra nazioni, culture e ambiti diversi. Il mondo artistico ha interagito con quello sanitario e sociale. Abbiamo toccato con mano quanto ogni forma d’arte, in modo particolare quelle che coinvolgono il corpo attraverso il movimento e soprattutto tramite la musicoterapia, possano contribuire al benessere delle persone alleviando stati di fragilità, disagio sociale e malattie anche gravi, tanto che in Europa i laboratori teatrali di questo genere godono della detraibilità che in Italia è presente ancora solo per le spese mediche. Uno scambio, dunque, stimolante sia per scoprire sempre di più il valore ed il potenziale del welfare culturale, sia per poter intervenire in esso in modo più ficcante attraverso gli strumenti di cui il CMS può dotarsi in sinergia con la Regione Marche”.
Dai dati emersi sulle oltre 400 persone raggiunte, si evince come le attività di PerFare abbiano generato un sostanziale benessere sugli utenti coinvolti, soprattutto in termini di coinvolgimento sociale e sviluppo di abilità. Nonostante le fisiologiche difficoltà che si incontrano nel far mergere due mondi, quello dello spettacolo dal vivo e quello socio-sanitario, apparentemente distanti, i risultati dimostrano la potenza benefica dell’arte su parametri come l’isolamento, le abilità cognitive, l’emancipazione, la sicurezza di sè e tutto ciò che contribuisce ad una ritrovata felicità.
Il sito www.perfare.eu raccoglie tutte le informazioni specifiche e le testimonianze del progetto PerFare dal 2022, anno di partenza, ad oggi.