Macbeth
PRIMO ATTO
Le streghe stanno compiendo i loro sortilegi quando giungono, vittoriosi, Macbeth e Banco: il primo viene salutato come futuro re di Scozia, al secondo si profetizza una discendenza di re. A conferma delle profezie, dei messaggeri annunciano che Caudor è stato condannato e che Macbeth gli succederà. Lady Macbeth, informata da una lettera del marito, ordisce un piano per assassinare il re Duncano; Macbeth dapprima esita, poi risolve di compiere il delitto ma ne resta angosciato e stravolto. Macduff e Banco scoprono il delitto e maledicono l’ignoto assassino.
SECONDO ATTO
Del delitto è stato incolpato Malcolm, figlio di Duncano; tuttavia Macbeth e Lady Macbeth uccidono anche Banco. Quando però la corte si riunisce per festeggiare, a Macbeth appare, terrorizzante, il fantasma di Banco. Il re quindi torna a interrogare le streghe.
TERZO ATTO
Tre premonizioni indicano a Macbeth di temere Macduff, che nessun “nato di donna” potrà nuocergli e che sarà invincibile finché il bosco di Birnam non gli muoverà contro. Quando poi chiede se la progenie di Banco regnerà dopo di lui, il fantasma gli appare nuovamente sconvolgendolo. Quando torna in sé, la moglie è accanto a lui e insieme decidono di sterminare sia il figlio di Banco, sia la famiglia di Macduff.
QUARTO ATTO
Macduff e i suoi piangono la patria oppressa quando giunge Malcolm e insieme muovono contro Macbeth, mimetizzandosi con fronde del bosco di Birnam. Lady Macbeth, preda al rimorso, cerca invano di dimenticare le proprie colpe; Macbeth, intanto, avverte funesti presagi, tanto da restare indifferente anche all’annuncio della morte della moglie. Gli alleati inglesi attaccano il re e, durante la battaglia, è Macduff (“non nato” di donna ma estratto dal ventre materno) a colpire Macbeth, venendo infine proclamato re di Scozia.
Melodramma in quattro parti
Musica Giuseppe Verdi
Libretto Francesco Maria Piave dalla tragedia omonima di William Shakespeare
Prima rappresentazione Firenze, Teatro La Pergola, 14 marzo 1847
Seconda versione riveduta Parigi, Théâtre Lyrique, 19 aprile 1865
Direttore d’orchestra Diego Ceretta
Regia, scene, costumi e luci Pier Luigi Pizzi
Macbeth Elcin Adil Huseynov
Banco Gianluca Margheri
Lady Macbeth Lidia Fridman
Dama di Lady Macbeth Melissa D’Ottavi
Macduff Matteo Roma
Malcolm Vassily Solodkyy
Un domestico di Macbeth/Il sicario/L’araldo William Corrò
FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
Maestro del coro Giovanni Farina
Nuovo allestimento della Fondazione Rete Lirica delle Marche
Programma
giovedì 10/11/2022 ore 17.00 anteprima giovani
sabato 12/11/2022 ore 21.00
Teatro dell’Aquila, Fermo
Mail biglietteriateatro@comune.fermo.it
giovedì 17/11/2022 ore 17.00 anteprima giovani
sabato 19/11/2022 ore 20.30
Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
Mail ascoli.biglietteriateatro@email.it
giovedì 24/11/2022 ore 17.00 anteprima giovani
sabato 26/11/2022 ore 20.30
Teatro della Fortuna, Fano
Mail botteghino@teatrodellafortuna.it
La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni
Nella versione di Rossini non ci troviamo di fronte a una vera e propria fiaba, poiché il compositore e il suo librettista depurano la storia da tutti gli elementi magici e fiabeschi: non ci sono topi che si trasformano in cocchieri, nessuna zucca che si trasforma in carrozza, non c’è la fata madrina e non c’è nemmeno la scarpetta di cristallo. La nostra storia prende vita in un grand hotel: un melting pot di culture e classi sociali differenti, una dimensione che fa dello scambio e dell’incontro una ricchezza, un luogo speciale in cui un ospite illustre come un principe può incontrare e innamorarsi proprio di una cameriera, riconoscendo la vera bellezza che si nasconde dietro un grembiule sporco.
Il padre di famiglia, Don Magnifico, che si trova ormai sul lastrico dopo aver sperperato tutta l’eredità di Cenerentola, trasforma il suo palazzo in un grand hotel, con la speranza di risollevare le finanze della casa. Ritagliandosi il ruolo di concierge, obbliga Cenerentola a vestire gli abiti della cameriera e ne fa la sua serva, concedendo alle figlie, Clorinda e Tisbe, di vivere da eterne vacanziere, servite e riverite dalla povera sorellastra.
Un bel giorno, la visita inaspettata di un ospite speciale cambierà le sorti della fanciulla maltrattata: il principe Ramiro in persona, accompagnato dal cameriere Dandini, sceglie proprio il famoso salone delle delizie del grand hotel per dare un gran ballo e sposare così la fanciulla dal cuore più puro di tutto il regno.
Cenerentola con la sua bontà riuscirà a conquistare il cuore del principe, aiutata dal buon Alidoro, il pony express dei sogni che sfreccia in lungo e in largo per il regno, realizzando i desideri dei cuori gentili.
Progetto Opera Domani XXVI edizione
Tratto da La Cenerentola
musica di Gioachino Rossini
libretto di Jacopo Ferretti
adattamento musicale e drammaturgico a cura di AsLiCo
Direttore d’orchestra Riccardo Bisatti
Regia Daniele Menghini
Scene Davide Signorini
Costumi Nika Campisi
Luci Gianni Bertoli
Don Ramiro Pierluigi D’aloia
Dandini Alfonso Michele Ciulla, Pierpaolo Martella
Don Magnifico Ranyi Jiang, Matteo Mollica
Clorinda Jiayu Jin, Deborah Solange Martinez
Tisbe Julia Helena Bernhart
Angelina, sotto il nome di Cenerentola Arina Alexeeva, Marta Pluda
Alidoro Nicola Ciancio, Masashi Tomosugi
Lobby Boys Elisa Galeotti, Domenico Luca, Duccio Zanone
Orchestra 1813
Produzione AsLiCo
In coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen
Programma
martedì 29/11/2022
Teatro dell’Aquila, Fermo
Mail biglietteriateatro@comune.fermo.it
mercoledì 30/11/2022
Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
Mail ascoli.biglietteriateatro@email.it
venerdì 2/12/2022
Teatro della Fortuna, Fano
Mail botteghino@teatrodellafortuna.it
La traviata
PRIMO ATTO
In casa di Violetta Valéry. Violetta Valéry, nota cortigiana protetta dal Barone Douphol, è segretamente affetta da un male incurabile. Mentre la giovane donna offre un ricevimento, il suo amico Gastone, visconte di Letorières, le presenta Alfredo Germont, un suo ammiratore. Dopo aver brindato, Alfredo invita Violetta a ballare ma un malore improvviso la costringe a fermarsi. Lui le dichiara così il suo amore: in cambio, Violetta gli porge una camelia, il suo fiore preferito. Si rivedranno non appena sarà appassito. Finita la festa, Violetta ripensa alle parole di Alfredo e gioisce sentendosi autenticamente amata; tenta però di negare tutto a se stessa, convinta di essere destinata solo alla frivola mondanità.
SECONDO ATTO
Quadro primo. In una casa di campagna. Alfredo e Violetta vivono insieme: lui è felice, ma scopre da Annina, la domestica, che Violetta sta alienando tutti i suoi beni per far fronte a questo ménage. Ferito nell’orgoglio, torna a Parigi per sistemare la faccenda con i suoi mezzi. Rientrata Violetta, le viene in visita il padre di Alfredo, Giorgio Germont, deciso a chiederle di troncare la relazione col figlio, temendo per le sue finanze e per la reputazione. Scoprendo l’onesta e fiera condotta di Violetta, Germont, pur cambiando tono, insiste, perché una simile relazione compromette la sua famiglia e impedisce il matrimonio della figlia. Violetta decide così di sacrificare l’amore per l’onore di Alfredo e dei suoi cari; Germont ne resta assai colpito. Di ritorno, Alfredo trova Violetta che, ancora turbata, si allontana subito da lui; poco dopo, un messo gli recapita un biglietto in cui la donna gli rivela di voler tornare alla vita precedente. Alfredo è accecato dalla gelosia e il padre tenta di calmarlo. Trovato sullo scrittoio un invito di Flora Bervoix, il giovane si affretta alla festa parigina dove è certo di rivedere Violetta e dar sfogo al suo sdegno.
Quadro secondo. Casa di Flora Bervoix. In casa di Flora si tiene una festa in maschera. Giungono Violetta e il barone Douphol, che siede allo stesso tavolo da gioco in cui Alfredo, beffardo, continua a vincere. Approfittando della cena, Violetta si apparta con Alfredo, supplicandolo di andar via e di non sfidare il barone, cui lei ha giurato fedeltà. Alfredo, fuori controllo, richiama gl’invitati e davanti a tutti denuncia i costumi di Violetta gettandole ai piedi il denaro vinto al gioco. Alla scena assiste anche Germont padre che conduce via il figlio, sfidato infine a duello da Douphol.
TERZO ATTO
Nella camera da letto di Violetta. Violetta è malata, non le restano che poche ore, come il dottor Grenvil confessa ad Annina. Mentre giace, sta leggendo una lettera di Germont il quale, scrivendo di aver rivelato tutta la verità al figlio, annuncia la vittoria di quest’ultimo su Douphol e il suo imminente arrivo. Lei teme di non sopravvivere abbastanza e confida nel perdono di Dio. Arriva Alfredo e i due riescono ad abbracciarsi, mentre lui le promette una nuova vita lontano dai clamori di Parigi. Giunge anche Germont, che l’abbraccia come una figlia. Violetta è allo stremo, dona un suo ritratto ad Alfredo e lo esorta a ritenersi, con la sua morte, libero da ogni vincolo. La donna pare ritrovare le forze ma ricade e muore tra le braccia di Alfredo, nella disperazione di tutti i presenti.
Melodramma in tre atti
Musica Giuseppe Verdi
Libretto Francesco Maria Piave dal dramma La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio
Prima rappresentazione Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1953
Direttore d’orchestra Enrico Lombardi
Regia Luca Baracchini
Scene Francesca Sgariboldi
Costumi Donato Didonna
Luci Gianni Bertoli
Violetta Valéry Karen Gardeazabal
Flora Bervoix Valeria Tornatore
Annina Sharon Zhai
Alfredo Germont Valerio Borgioni
Giorgio Germont Andrea Borghini
Gastone Giacomo Leone
Il barone Douphol Alfonso Michele Ciulla
Il marchese d’Obigny Lodovico Filippo Ravizza
Il dottor Grenvil Nicola Ciancio
Orchestra Sinfonica G. Rossini
Coro del Teatro della Fortuna
Maestro del coro Mirca Rosciani
Coproduzione con OperaLombardia
Programma
giovedì 2/2/2023 ore 17.00 anteprima giovani
sabato 4/2/2023 ore 20.30
Teatro della Fortuna, Fano
Mail botteghino@teatrodellafortuna.it
giovedì 9/2/2023 ore 17.00 anteprima giovani
sabato 11/2/2023 ore 21.00
Teatro dell’Aquila, Fermo
Mail biglietteriateatro@comune.fermo.it
giovedì 16/2/2023 ore 17.00 anteprima giovani
sabato 18/2/2023 ore 20.30
Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
Mail ascoli.biglietteriateatro@email.it
Il flauto magico. Il suono della pace
Una proposta che non rinnega nulla del tradizionale Flauto magico, ma offre una risonanza delle attualità odierne e afferma il lato contemporaneo dell’adattamento ideato dal team artistico.
La favola sarà ambientata in un mondo nuovo in cui spicca il rapporto conflittuale tra Sarastro e la Regina della Notte che verrà descritto come una vera e propria guerra nella quale Tamino e Pamina, giovani ragazzi alla ricerca di un posto nel mondo degli adulti, saranno spesso richiamati a schierarsi.
Il Progetto Opera domani si fonda sulla mission di coinvolgere e appassionare all’opera lirica il giovane pubblico dell’età scolare, primaria e secondaria di I grado, agendo effettivamente attraverso il canale scolastico. Il percorso si sviluppa infatti nell’arco dell’intero anno. Si rivolge in primis a istituti e insegnanti, in una fase preliminare dedicata all’aggiornamento sulla formazione musicale, prosegue con loro in classe per la formazione degli studenti e si conclude a teatro con la partecipazione attiva allo spettacolo di opera lirica.
Progetto Opera Domani XXVII edizione
da Die Zauberflöte
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
libretto di Emanuel Schikaneder
adattamento musicale e drammaturgico a cura di AsLiCo
Regia Caroline Leboutte
Scene e costumi Aurélie Borremans
Assistente alla regia Judith Faraoni
Orchestra Sinfonica G. Rossini
produzione AsLiCo
in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen e BregenzerFestspiele
Nuovo allestimento
Programma
martedì 9/5/2023
Teatro della Fortuna, Fano
Mail botteghino@teatrodellafortuna.it
mercoledì 10/5/2023
Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
Mail ascoli.biglietteriateatro@email.it
venerdì 12/5/2023
Teatro dell’Aquila, Fermo
Maggiori informazioni nel sito della Fondazione Rete Lirica delle Marche
Biglietteria: 0734 284295