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A Urbino il Wunderkammer Youth ensemble suona il mondo di Dante

Venerdì 18 luglio (ore 18) prosegue Musica a Palazzo, la rassegna estiva proposta dall’Ente Concerti di Pesaro, nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale di Urbino. Protagonista del secondo appuntamento del cartellone è il Wunderkammer Youth Ensemble, una formazione giovane e affiatata, composta da Ettore Rufini al clarinetto, Giosuè Scarponi alle percussioni e Filippo Boldrini al violoncello.

Sotto la direzione di Ivan Gambini, il trio accompagnerà il pubblico in un percorso sonoro tra le parole di Dante, le visioni di Bach e quelle di autori contemporanei. Il concerto, introdotto dal compositore Paolo Marzocchi, è una proposta originale che intreccia esecuzione, riflessione e ricerca.

La lingua di Dante si rivela un giacimento di materiali sonori, che, attraverso approcci diversi, è alla base di tre composizioni di tre autori differenti, a ciascuno dei quali viene affidata una Cantica. I brani sono composti per lo stesso organico strumentale: un complesso cameristico ridotto ma di grande varietà timbrica. I compositori sono Paolo Marzocchi, Gabriel De Pace and Damiano Ferretti.

Se il lavoro di Marzocchi è stato composto nel 2021 per il progetto Il Suono di Dante di Mariateresa Sartori (presentato a Venezia, Berlino, Mosca e New York per le celebrazioni dantesche), le composizioni di De Pace e Ferretti (entrambi giovanissimi ma già affermati compositori) sono state commissionate appositamente per il Wunderkammer Youth Ensemble.

Le composizioni dedicate alla Commedia dantesca sono intervallate da quattro brevi composizioni bachiane rielaborate appositamente per questa formazione: i Quattro Duetti BWV 802–805, che secondo alcune interpretazioni rappresentano i quattro elementi aristotelici — Terra, Acqua, Aria, Fuoco.

Numerologicamente, il “quattro” rappresenta il mondo sensibile (le stagioni, i punti cardinali, le età dell’uomo e appunto gli Elementi), che si contrappongono al numero “tre”, associato al divino e alle tre Cantiche. In questo caso, l’ordine dei brani bachiani segue idealmente il viaggio dall’Inferno al Paradiso, passando dall’elemento più pesante, ovvero la Terra, fino al Fuoco, che è più leggero dell’Aria.

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