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Evento già passato

quando
Wednesday 22 january 2025
21:00
biglietti
Biglietto unico 10 €
dove
Teatro La Fenice
Via Cesare Battisti, 30, Senigallia
Senigallia

Ancona
60019 Italia
Mappa
aderisce a 18app
no

ph. Paolo Monina


di Valeria Parrella
regia Francesca Berardi
con Filippo Mantoni, Francesca Berardi
costumi Stefania Cempini
foto Paolo Monina
produzione Collettivo Collegamenti

Dall’omonimo testo di Valeria Parrella, autrice premio Strega.

Il testo propone una rivisitazione contemporanea e poetica del mito narrato da Virgilio nelle Georgiche e da Ovidio nelle Metamorfosi in cui la discesa nell’Ade di Orfeo diventa un viaggio interiore e universale che ciascun essere umano è chiamato a compiere.

La compagnia Collettivo Collegamenti restituisce un allestimento essenziale e monocromatico, come si evince dalle note di regia di Francesca Berardi:

“Una scatola bianca illuminata da luci fotografiche.
Oggetti di una quotidianità dimenticata che si perdono sullo sfondo.
Uno spazio in cui i contorni sembrano continuamente svanire.
Un paesaggio lunare, un altrove.
Una terra bianca in cui tracciare i confini del ricordo.
Ed è come un naufragio.
Un viaggio nel punto più profondo degli Inferi
per attraversare l’assenza.

Euridice è una voce-guida,
sintesi di frasi interrotte,
di verità divine.
Euridice è l’assenza.
Euridice è nuova radice.

Orfeo è un corpo vuoto,
incompiuto,
mutilato.
Cerca il senso
tra i bordi della cenere.”

“Per questa anteprima abbiamo immaginato attori e pubblico sul palcoscenico del Teatro “La Fenice” in una relazione di prossimità” – spiega l’attore Filippo Mantoni- “perché tutti abitiamo lo stesso spazio e possiamo sentire le stesse emozioni. Perché tutti almeno una volta abbiamo perso qualcosa o qualcuno o forse anche solo una parte di noi stessi. E questo è il nostro viaggio.”

La scena è arricchita dall’immagine del fotografo Paolo Monina intitolata Donne moi quelque chose qui ne meure pas/Donami qualcosa che non muore mai, come l’omonimo libro nato dall’incontro tra lo scrittore Christian Bobin e il fotografo Edouard Boubat, in cui dialogano la parola poetica e le immagini in bianco e nero.

La fotografia di Paolo Monina suggerisce un’atmosfera rarefatta, un corpo femminile che diventa paesaggio, fragilissimo e al contempo rigoglioso e generatore, un corpo che è talamo, tempio e sepolcro. Un’immagine sospesa che sintetizza i concetti scenici proposti dalla compagnia: caduta e risalita, composizione e scomposizione, presenza e assenza di un corpo morto ma capace di generare una radice nuova, una nuova Euridice.


Info e biglietti
intero 10 €

VENDITA ONLINE
Prenotazioni 3479237933
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Wednesday 22 january 2025
Teatro La Fenice Senigallia (Ancona)

ASSENZA. EURIDICE E ORFEO

ph. Paolo Monina


di Valeria Parrella
regia Francesca Berardi
con Filippo Mantoni, Francesca Berardi
costumi Stefania Cempini
foto Paolo Monina
produzione Collettivo Collegamenti

Dall’omonimo testo di Valeria Parrella, autrice premio Strega.

Il testo propone una rivisitazione contemporanea e poetica del mito narrato da Virgilio nelle Georgiche e da Ovidio nelle Metamorfosi in cui la discesa nell’Ade di Orfeo diventa un viaggio interiore e universale che ciascun essere umano è chiamato a compiere.

La compagnia Collettivo Collegamenti restituisce un allestimento essenziale e monocromatico, come si evince dalle note di regia di Francesca Berardi:

“Una scatola bianca illuminata da luci fotografiche.
Oggetti di una quotidianità dimenticata che si perdono sullo sfondo.
Uno spazio in cui i contorni sembrano continuamente svanire.
Un paesaggio lunare, un altrove.
Una terra bianca in cui tracciare i confini del ricordo.
Ed è come un naufragio.
Un viaggio nel punto più profondo degli Inferi
per attraversare l’assenza.

Euridice è una voce-guida,
sintesi di frasi interrotte,
di verità divine.
Euridice è l’assenza.
Euridice è nuova radice.

Orfeo è un corpo vuoto,
incompiuto,
mutilato.
Cerca il senso
tra i bordi della cenere.”

“Per questa anteprima abbiamo immaginato attori e pubblico sul palcoscenico del Teatro “La Fenice” in una relazione di prossimità” – spiega l’attore Filippo Mantoni- “perché tutti abitiamo lo stesso spazio e possiamo sentire le stesse emozioni. Perché tutti almeno una volta abbiamo perso qualcosa o qualcuno o forse anche solo una parte di noi stessi. E questo è il nostro viaggio.”

La scena è arricchita dall’immagine del fotografo Paolo Monina intitolata Donne moi quelque chose qui ne meure pas/Donami qualcosa che non muore mai, come l’omonimo libro nato dall’incontro tra lo scrittore Christian Bobin e il fotografo Edouard Boubat, in cui dialogano la parola poetica e le immagini in bianco e nero.

La fotografia di Paolo Monina suggerisce un’atmosfera rarefatta, un corpo femminile che diventa paesaggio, fragilissimo e al contempo rigoglioso e generatore, un corpo che è talamo, tempio e sepolcro. Un’immagine sospesa che sintetizza i concetti scenici proposti dalla compagnia: caduta e risalita, composizione e scomposizione, presenza e assenza di un corpo morto ma capace di generare una radice nuova, una nuova Euridice.


Info e biglietti
intero 10 €

VENDITA ONLINE
Prenotazioni 3479237933

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