La Stagione Lirica 2025/2026 della Fondazione Rete Lirica delle Marche si apre con la più celebre opera di Gioachino Rossini, uno dei titoli più amati di sempre, Il barbiere di Siviglia, che sarà in scena sabato 15 novembre al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno (ore 20.30, anteprima giovani il 13 novembre ore 17), sabato 22 novembre al Teatro dell’Aquila di Fermo (ore 21, anteprima il 20 novembre ore 17) e sabato 29 novembre al Teatro della Fortuna di Fano (ore 20.30, anteprima il 27 novembre). L’arrivo di questo spettacolo nei teatri della Rete Lirica delle Marche è possibile grazie a un significativo impegno di coproduzione con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e dalla circuitazione in Italia della produzione realizzata da IMARTS International Music and Arts. Una novità: nei mercoledì che precedono le rappresentazioni – 12 novembre ad Ascoli Piceno, 19 novembre a Fermo, 26 novembre a Fano – alle ore 18 si terrà la presentazione dell’opera a cura della giornalista Roberta Pedrotti dal titolo “Son certo che se lo sentiste vi piacerebbe”; seguirà un aperitivo con degustazione di vini che ad Ascoli Piceno sarà offerto dalla “Tenuta La Riserva”.
Il barbiere di Siviglia, simbolo della genialità del compositore marchigiano, viene proposta in un allestimento d’eccezione: la regia è infatti di Damiano Michieletto, oggi tra i registi italiani più richiesti nel mondo, in una produzione nata per il Festival di Wexford nel 2003 e poi ripresa e ampliata per il Maggio Musicale Fiorentino nel 2005, divenuta negli anni un punto di riferimento internazionale per freschezza, ritmo e intelligenza teatrale. Ripresa da Tommaso Franchin, con scene dello stesso Michieletto, costumi di Carla Teti e luci di Alessandro Carletti, questa produzione porta nei teatri della Rete l’inconfondibile cifra del regista veneziano: un Barbiere ironico, dinamico, coloratissimo e capace di parlare con immediatezza al pubblico di oggi.
Sul podio si alternano Jacopo Brusa (Ascoli) e Mirca Rosciani (Fermo e Fano); in buca è impegnata la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, mentre il Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno è diretto da Pasquale Veleno. Nei ruoli principali, Pietro Adaini è il conte d’Almaviva, Aleksandra Meteleva è Rosina, Hae Kang veste i panni di Figaro, Giuseppe Toia è Don Bartolo, Eugenio Di Lieto Don Basilio. Completano il cast, oltre a Stefano Fagioli (Un ufficiale), anche Melissa D’Ottavi (Berta) e Mattia Angelo Ribba (Fiorello), entrambi provenienti dalla Rete Lirica Academy sostenuta da Confindustria Ascoli Piceno, a conferma del legame tra produzione e formazione che caratterizza la missione della Fondazione.
Il barbiere di Siviglia, andato in scena per la prima volta a Roma nel 1816, rappresenta la quintessenza del teatro rossiniano: ritmo irresistibile, comicità senza tempo, perfezione musicale. Il “factotum” Figaro, il vecchio e geloso Bartolo, la brillante Rosina e il giovane Almaviva incarnano l’inesauribile vitalità di una commedia che, come scrisse Stendhal, «scaccia la tristezza anche dal cuore più oppresso».
«La produzione» – come ricorda lo stesso Michieletto nel programma di sala – «è incentrata sugli stilemi della commedia dell’arte, della quale riprendo le maschere, che diventano i personaggi – una linea che in seguito ho frequentato poco. La commedia dell’arte è la radice stessa di questi personaggi/maschere (immaginando ad esempio Don Bartolo come Pantalone, Figaro come Arlecchino, Rosina come Colombina). Nei costumi non c’è niente che si riferisca esplicitamente alle maschere, il riferimento è piuttosto nell’impostazione del gioco teatrale, nel registro. Il tono è volutamente naïf, mi sono concentrato sulle dinamiche teatrali con un linguaggio semplice. Lo spettacolo non vuole veicolare messaggi ma trasmettere il ritmo drammatico e dargli forza con un gioco di interpretazione non scontato e con una messa in scena molto semplice, quasi povera: 12 sedie, 10 ombrelli e fine».
Con Il barbiere di Siviglia la Fondazione apre una stagione che rinnova il dialogo tra i teatri di Ascoli Piceno, Fermo e Fano, con il sostegno della Regione Marche, del Ministero della Cultura e dei Comuni e delle Istituzioni che formano i soci. Dopo Rossini, la stagione proseguirà in marzo con Carmen di Georges Bizet in una nuova coproduzione con i teatri di Treviso, Padova, Rovigo e Pisa, a completare un dittico dedicato a due grandi figure femminili e a due opere ambientate nella stessa città: Siviglia.
Il progetto della Rete si consolida inoltre nel segno della formazione e del radicamento territoriale, grazie anche alla recente nascita della Rete Lirica Academy sostenuta da Confindustria Ascoli Piceno, destinata ai giovani cantanti e professionisti dello spettacolo. Proprio dall’Academy provengono alcuni dei protagonisti di questo Barbiere: un risultato concreto dell’obiettivo di connettere formazione, produzione artistica e divulgazione, offrendo ai giovani la possibilità di affacciarsi alla scena professionale.
La Fondazione Rete Lirica delle Marche – presieduta da Francesco Ciabattoni, con la direzione generale di Caterina Pierangeli e la direzione artistica di Stefania Donzelli – prosegue così nel suo percorso di crescita, unendo qualità artistica, innovazione e valorizzazione delle Marche.
The biglietti, da euro 25 a euro 55 (soggetti a riduzioni specifiche per categorie), sono in vendita presso le biglietterie dei singoli teatri e online sul circuito VivaTicket.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.
Stagione Lirica 2025/2026
13 novembre 2025 (ore 17.00 anteprima giovani), 15 novembre 2025 (ore 20.30) Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
20 novembre 2025 (ore 17.00 anteprima giovani), 22 novembre 2025 (ore 21) Teatro dell’Aquila, Fermo
27 novembre 2025 (ore 17.00 anteprima giovani), 29 novembre 2025 (ore 20.30) Teatro della Fortuna, Fano
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini dalla commedia Le barbier de Séville di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Musica di Gioachino Rossini
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816
Direttore Jacopo Brusa (15 novembre)
Direttrice Mirca Rosciani (22 e 29 novembre)
Regia e impianto scenico Damiano Michieletto ripresa da Tommaso Franchin
Costumi Carla Teti
Luci Alessandro Carletti
Il conte d’Almaviva Pietro Adaini
Bartolo Giuseppe Toia
Rosina Aleksandra Meteleva
Figaro Hae Kang
Basilio Eugenio Di Lieto
Berta Melissa D’Ottavi (Rete Lirica Academy)
Fiorello Mattia Angelo Ribba (Rete Lirica Academy)
Un ufficiale Stefano Fagioli
Mimi Marzia Staicu, Giulia Paiusco, Martina Bassi, David Mancuso, Vittorio Pissacroia, Thomas Grande, Francesco Gamberoni, Christian Minerva
FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
Maestro del coro Pasquale Veleno
Allestimento del Maggio Musicale Fiorentino
Coproduzione con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona
In collaborazione con IMARTS International Music and Arts
Damiano Michieletto è oggi tra i più acclamati registi italiani sulla scena internazionale. Veneziano, laureato in lettere moderne e diplomato alla Scuola “Paolo Grassi” di Milano, si è imposto nel 2003 con Švanda il pifferaio al Wexford Festival (Irish Times Theatre Award). Da allora ha firmato produzioni nei maggiori teatri del mondo: L’italiana in Algeri a Vicenza, La gazza ladra (Premio Abbiati 2008) per il Rossini Opera Festival, Lucia di Lammermoor, Luisa Miller e Poliuto a Zurigo, Roméo et Juliette e il ciclo Mozart/Da Ponte alla Fenice, Il barbiere di Siviglia a Ginevra, Madama Butterfly a Torino, The Greek Passion a Palermo, Così fan tutte a Tokyo, Un ballo in maschera alla Scala, The Rake’s Progress a Lipsia. Ha debuttato al Festival di Salisburgo nel 2012 con La bohème, cui seguono Falstaff (2013) e La cenerentola (2014). Tra gli altri successi: Cavalleria rusticana / Pagliacci al Covent Garden (Olivier Award 2016), Otello di Rossini a Vienna, Samson et Dalila a Parigi, Aquagranda alla Fenice (Premio Abbiati 2017), La damnation de Faust a Roma (Premio Abbiati 2018). Ha diretto nuove produzioni per i teatri di Mosca, Amsterdam, Vienna, Lione, Berlino, Glyndebourne, Milano, Parigi e Sydney. Accanto all’opera, è attivo nel teatro di prosa, nel cinema e nella televisione. Nel 2025 ha firmato la prima mondiale del Nome della rosa di Filidei alla Scala e curato il Caracalla Festival di Roma. È Direttore Creativo della Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali della Fondazione Milano Cortina 2026, in programma il 6 febbraio 2026 allo Stadio San Siro di Milano.
Diplomato in organo e direzione d’orchestra, Jacopo Brusa è considerato uno dei più interessanti direttori d’orchestra della sua generazione. Molteplici e significativi gli impegni delle ultime stagioni che lo hanno portato a collaborare, sia in ambito operistico che sinfonico, con compagini italiane e straniere quali l’Orchestra e il Coro dell’Arena di Verona, la Real Orquesta Sinfonica di Siviglia, l’Orchestra Sinfonica di Milano, la Sofia Philarmonic Orchestra, l’Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova, l’Orchestra e il Coro del Teatro “G. Verdi” di Trieste, la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Filarmonica Italiana, la CRR Symphony Orchestra di Istanbul, l’Orchestra “Virtuosi Brunenses” di Brno e l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” di Pesaro. Inoltre, è stato ospite di importanti teatri e festival come la Fondazione Arena di Verona, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Teatro de la Maestranza di Siviglia, la Bulgaria Hall, il Teatro Verdi di Trieste, il Macerata Opera Festival, il “Rossini in Wildbad” Belcanto Opera Festival, la Fondazione Donizetti di Bergamo, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari e il “Lerici Music Festival”. Ha debuttato con successo di pubblico e di critica le seguenti opere: Turandot, Madama Butterfly e Gianni Schicchi di Puccini; Don Carlo, Il trovatore e La traviata di Verdi; Guglielmo Tell, La Cenerentola, L’inganno felice e La cambiale di matrimonio di Rossini; Carmen di Bizet; Così fan tutte e Il flauto magico di Mozart; Le maschere di Mascagni; Nozze istriane di Smareglia; La serva padrona di Pergolesi; Ein Walzertraum di O. Straus e Il sordo di Marcarini e Nucci. Ha registrato per le reti televisive nazionali Rai 3, Rai 5 e Radio Tre Rai.
Mirca Rosciani, direttrice d’orchestra, direttrice di coro e pianista accompagnatrice, si è formata al Conservatorio “L. Refice” di Frosinone con Marylene Mouquet, perfezionandosi poi a Parigi e Nizza con Jean Fassina e diplomandosi come maestro sostituto al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e all’Accademia d’Arte Lirica di Osimo con Enza Ferrari. Ha studiato direzione d’orchestra con Daniele Agiman, debuttando sul podio nel 2013 a Firenze. Dal 2011 è Maestra del Coro del Teatro della Fortuna di Fano, collaborando stabilmente con l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, l’Orchestra Sinfonica Sesto Armonico e la Nova Amadeus. La sua carriera è segnata da un lungo apprendistato come pianista accompagnatrice accanto a interpreti quali Luciana Serra, Raina Kabaivanska, Lella Cuberli, Nicola Alaimo, Jessica Pratt, Michael Spyres e Bruno De Simone, e da collaborazioni con istituzioni come il Rossini Opera Festival, l’Accademia Rossiniana di Alberto Zedda e il Centro Placido Domingo di Valencia. Ha diretto fra l’altro la Petite Messe Solennelle di Rossini, lo Stabat Mater di Pergolesi, i Carmina Burana di Orff, il Gloria e la Juditha Triumphans di Vivaldi, oltre a numerosi concerti sinfonici e lirici tra Fano, Pesaro, Jesi, Osimo, Treviso e Roma. Nel 2018 ha inciso con Nicola Alaimo il CD “Largo al Factotum” (Bongiovanni), presentato al ROF e scelto come prodotto ufficiale delle celebrazioni rossiniane. Invitata dalla RAI a dirigere l’Orchestra Sesto Armonico nel programma Prodigi (2018), è stata membro della giuria artistica del Festival di Sanremo nello stesso anno. Nel 2019 ha diretto L’elisir d’amore al Teatro “Luciano Pavarotti” di Modena e fondato, insieme a Giovanni Botta, il Rossini Lab, con cui ha vinto un bando della European Opera Academy per un corso di “Prassi esecutiva rossiniana” al Conservatorio “G. Cantelli” di Novara.
INFORMAZIONI
Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
0736 298770 ascoli.biglietteriateatro@
Teatro della Fortuna di Fano
0721 800750 botteghino@teatrodellafortuna.
Teatro dell’Aquila di Fermo